sabato, dicembre 30, 2006

cinico tv

Adesso voi pensate a quei disgraziati che avevano già preparato e montato i servizi sulla lista degli eventi del 2006 da ricordare, da mandare in onda come da tradizione in questi ultimi due giorni dell'anno.

PS: certo, quello della impiccagione di Saddam sarebbe un evento da rimuovere, ma abbiate fiducia, si farà il possibile

sabato, dicembre 23, 2006

Nightmare before Xmas

Vivere (incongruamente) in un comprensorio campagnolo-chic troppo benestante alle porte di una sonnecchiosa città di provincia a volte gioca brutti scherzi.

Tipo che una mattina portando il pupo alla materna trovi un "mercatino natalizio di solidarietà" a prezzi da boutique di Versace:
"solidarietà con chi, mi scusi?"
"guardi, il ricavato andrà tutto all'acquisto di materiale per i nostri bambini"
"ah meno male, mica vorremo dare dei soldi a dei disgraziati che non si è nemmeno certi di dove vanno a finire"


Tipo una recita natalizia che obbliga una cinquantina di persone corte sotto i 5 anni a 44 minuti complessivi (cronometrati) di show, con l'aggiunta di circa 20 minuti di presentazioni del sindaco e dell'assessore, premiazione alle mamme più solerti nell'allestimento del mercatino di cui sopra, il tutto con un affolamento di videocamere nemmeno ci fosse stata Paris Hilton a fare l'angioletto.

Tipo che le recita è una insopportabile accozzaglia di moralismi all'ingrosso sulla necessità di un natale sobrio, con tanto di nonno che racconta di quando riceveva un regalo solo e ci doveva sfangare tutto l'anno, epperò metà dei presenti in sala, maestre incluse, sono coperti di cascmir e barberri.

Tipo che con 'sta faccenda della recita devono aver rotto talmente l'anima ai poveri nani che il mio piccolo fiocco di neve (impeccabile nella performance, cmq) la notte successiva si è svegliato urlando "NON VOLIO L'ASINELLO CATTIVO" e "NOOO, LA RECITA NOOOOO".

Tipo che viene voglia di comprare casa in un quartiere dormitorio, in una bella periferia inquinata, così magari per l'anno prossimo ci si mangia una fetta di panettone, si canta "Tu scendi dalle stelle" e si dorme tranquilli.

In ogni caso siamo sopravvissuti, e siamo pronti a partire per la prova più dura, la turnè invernale parentado. Facciamoci gli auguri, ce ne è bisogno. Buon Natale a tutti.

mercoledì, dicembre 20, 2006

mbè? noi ci abbiamo messo i playmobil

(titolo alternativo: gli extracomunitari già ci sono, perchè i gay no?)

A voler proprio essere pignoli, se c'è qualcosa da discutere non è tanto chi si mette nel presepe, ma perchè ci debba essere un presepe a Montecitorio. Anzi, se si fa il presepe (simbolo religioso) a Montecitorio (istituzione di uno stato laico) allora che democraticamente ci si possa piazzare chi si vuole (lesbiche e gay compresi), e che costoro possano esprimere le proprie istanze al salvatore che nasce (per tutti, gay e lesbiche comprese).

Che poi, l'unica cosa veramente interessante, al di là delle dabbenaggini elargite come sdegnato commento da destra e da sinistra, non viene riportata: come diamine erano le statuette della coppia lesbica e di quella gay? Cioè, da cosa si capiva che erano lesbiche e omosessuali, a prescindere dai cartelli? Si tenevano per mano? Avevano atteggiamenti sconvenienti? L'abbigliamento?

update: ecco le immagini. Senza cartello, alla omosessualità della coppia femminile non ci sarei arrivato.

lunedì, dicembre 18, 2006

è proprio vero quello che diceva il mio parroco

L'autoreferenzialità rende ciechi: ci ho messo venti minuti e tre diottrie, ma mi sono ritrovato anche io sulla mappa di blogbabel

venerdì, dicembre 15, 2006

Oltre la finanziaria. Si, ma scusi, dove?

Neanche troppo noioso, contrito nell'affrontare l'argomento finanziaria e nel ripetere la litania che questa è solo la prima e ne hanno davanti altre quattro (ottimista inguaribile!) per fare quello che hanno in mente, il sottosegretario ha molto insistito sulla necessità della agenzia di valutazione, sulla sottrazione all'ambito amministrativo dei concorsi universitari, su una maggiore attenzione etica del mondo accademico alle procedure concorsuali. Grossomodo. Ci ho quasi due ore di mp3 di discreta qualità (ottenute con il fido Zen vision:M) da riascoltare, magari cercherò di renderlo disponibile agli interessati (segnalatevi in mail o nei commenti) nei prossimi giorni.
Stamane, comunque, ho scoperto che non sarebbe neppure dovuto venire ad incontrarci, e che a gennaio, all'inaugurazione dell'anno accademico, non incontreremo il ministro.

domenica, dicembre 10, 2006

spazio a san siro

Se a Milano il 7 dicembre ci sono gli ambrogini, a Pavia il 9 arrivano le onoreficenze di San Siro. Se non ho capito male, da immigrato distratto quale sono, il concetto è lo stesso, polemiche comprese, epperò in sedicesimo.
Dunque, spiegare chi è Daniela e chi fosse Bruno sarebbe lungo e strappalacrime. Diciamo i numi tutelari del mio cazzeggio studentesco, i genitori adottivi delle mie notti brave, le icone di una alternativa possibile, o semplicemente due persone che ami come ami solo le persone vere.
Per farla breve, ieri a Daniela è stata appioppata l'onoreficenza di San Siro, insieme a Gerry Scotti, ad un luminare della medicina e a un campione di basket.
Daniela ha ringraziato con un discorso dei suoi ("piccolo show controcorrente", secondo il piccolo, non controcorrente, quotidiano locale), condividendo il premio con praticamente tutti. Tra gli altri (musicisti, associazioni, pacifisti, non omologati, idealisti etcetc) il premio va anche


" ... ai tanti, tanti amici della tribù di Spaziomusica, quelli che Spazio l'hanno costruito insieme a me e a Bruno..."


Quindi anche il sottoscritto, in compagnia di qualche centinaio di perdaballe.

Qui sì che si fan le cose sul serio, altro che gli ambrogini, signora mia.

(peccato solo non poter linkare il sorriso di Daniela alla manifestazione)

update: ecco qui il discorso di Daniela, e qui un altro resoconto

sabato, dicembre 09, 2006

anche io (cinico) fincipit

Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Il fatto che diventiamo dei vecchi stronzi?

giovedì, dicembre 07, 2006

comunicazione di servizio

Avrò la prossima settimana la possibilità di incontrare un sottosegretario e di porre alcune domande sul futuro dell'università, sugli aspetti della finanziaria che la riguardano, sulle prospettive di sviluppo della stessa.
Accetto suggerimenti e domande su commissione.

martedì, dicembre 05, 2006

Appunti per una pochade : Il caso Scaramella, una idea per Guzzanti (Junior)

Se come me siete appassionati del fato di quest'uomo, tenetevi aggiornati qui, ma soprattutto confronate le dichiarazioni dell'ospedale inglese con quelle del Guzzanti (il senior, e si vede)

Io comunque, più passa ilt empo, più amo questo paese: adesso siamo arrivati ai video del defunto (niente male come testimone, l'unico che non può sputtanarlo). Ci scommetto che entro due giorni salterà fuori che sono stati rubati da un commando dell'FSB o atomizzati con un raggio disintegratore.

lunedì, dicembre 04, 2006

ho letto le notizie, oggi, ragazzo

su di un uomo fortunato che è arrivato in vetta,
e sebbene la notiza fosse piuttosto triste,
ho dovuto riderci sopra,
ho visto la fotografia

lunedì, novembre 27, 2006

Un episodio inedito del Dr. House

Emergenza: viene ricoverato l'ex premier per un malore durante un comizio.
Lisa Cuddy insiste perchè se ne occupi il Dr. House, che manco a dirlo non vuole saperne.
Poi Cameron gli fa presente che il soggetto in questione ha una strana ricrescita dei capelli, ha evidenti allucinazioni mistiche, è riuscito in un solo colpo a insultare 23 milioni di persone e nonostante i 70 anni anagrafici passa le notti estive in discoteca.
Il Dr House prende in mano la cartella, si spara 4 vicodin in sequenza e si avvicina alla stanza del degente.

La diagnosi pare impossibile, anche perchè ogni volta che Foreman e Chase tentano di fargli la lombare o di infilarlo nella macchina della risonanza vengono aggrediti da Sandro Bondi in stato confusionale. Fino a quando House non lo immobilizza con una cerbottana caricata a freccette imbevute di anestetico per orsi.
Seguono interminabili discussioni su quali organi siano originali e quali acquistati da mestieranti mediaset, si escludono la classica vasculite, i soliti tumori, il rigetto dei bulbi piliferi, l'avvelenamento da fondotinta, le zecche assassine, il vaiolo del fanganistan e la lebbra dei polli, fino a quando House se ne esce con una frase lapidaria: "Lei è vecchio. Se ci tiene alla salute, la smetta di rompere i coglioni e si riposi. Ne abbiamo tutti bisogno"

"Mi consenta, medico comunista, io sono l'unico che può salvare il mio paese, ci sono 25 milioni di italiani che la pensano come me, la gente mi adora! "
Controcampo sul sogghigno di House , la camera scende e inquadra il bastone puntato sul petto del degente
"Tutti mentono. E la pianti col Viagra"

mercoledì, novembre 22, 2006

occhio non vede...

...cuore non duole: la geniale ricetta antibullismo di una dirigente dell'Ufficio scolastico regionale veneto. Se esistono atti di bullismo e vengono ripresi col cellulare, vietiamo i cellulari.

martedì, novembre 21, 2006

altro post dal quale si deduce che sto invecchiando

La faccenda dei video con docenti preso a giornalate o minacciati con finte pistole fa impressione, impossibile non pensare cosa farei se mi trovassi in una situazione simile. Infatti ci penso, e la risposta è che io non credo potrei trovarmi in una situazione simile: la ricca università privata e la facoltà di provincia nelle quali insegno non sono il terreno fertile per episodi di questo tipo. Però immagino la situazione: se per caso succedesse, sarebbe solo colpa mia.
Non è colpa dei ragazzi, ma della incapacità degli adulti ad agire come persone decenti. L'unica forma di educazione non coercitiva (e l'educazione coercitiva in realtà non esiste, la punizione insegna la paura e il sotterfugio, certo non l'autodisciplina) viene dal desiderio di emulare chi ammiriamo, dalla voglia di sapere quello che sa lui, dalla speranza di ottenere le stesse possibilità.
Di quando ero ragazzo, ricordo benissimo quali erano i docenti che ammiravo perchè bravi e corretti, quali i docenti che non stimavo perchè inetti, quello che destestavo perchè inutilmente vessatorio, anche se magari mi aveva insegnato perfettamente la materia (lo detesto tuttora, già che ci penso).
Da padre, ora (aiuto!), vedo quanto ciò che dico e faccio serenamente influenzi positivamente mio figlio, e quanto invece una punizione o una sgridata inutile rovini settimane di pazienza, comprensione e tranquillità.
Sembrerà ovvio ai più, ma per me è stata una lenta conquista: la colpa è sempre dei genitori, la colpa è sempre dei docenti. O delle maestre.
(questo non autorizza nessuno degli eventuali giovani lettori a puntare qualcosa addosso a chicchessia, eh!)

martedì, ottobre 31, 2006

Halloween e il diavolo.

Stasera c'è la festa di Halloween alla scuola di Pietro, e nei giorni scorsi ho tormentato amici e conoscenti alla ricerca di consigli su come travestire da mostro un mostro di tre anni, senza causargli soverchi traumi.
La risposta (incongrua) ricevuta con maggiore frequenza è stata una delle seguenti, o un medley di esse:
"Ma che, anche tu ti fai rincretinire da queste americanate?"
"Questo colonialismo delle festività è uno scandalo!"
"Che tristezza, una volta festeggiavamo i nostri morti..."
A quel punto mi veniva voglia di sapere se ascoltassero musica rock o solo canti tipici della loro valle, se da bambini leggessero topolino o solo tiramolla, se avessero mai masticato chewingum e simili amenità.
Comunque ho preso delle fantastiche corna da diavoletto che si illuminano a intermittenza, cos' sembrerà definitivamente il junior di "piccola peste"

venerdì, ottobre 27, 2006

il complotto

Stamane, nell'autogrill sulla tangenziale dove marte e venere faccio colazione, sono stato aggredito alle spalle da un abete cyborg spaventosamente antropomorfo che berciava una filastrocca con la vociona di babbo natale. Tornando verso il laboratorio meditavo un moralistico post contro il malvezzo (o complotto?) del capitale e della grande (ma anche piccola) distribuzione nel volerci far prendere dalla fregola natalizia anzitempo. Poi arrivo, apro bloglines e la posta e trovo questo.

Mi è corso un brivido lungo la schiena.

mercoledì, ottobre 18, 2006

grazie del pensiero

SMS, iersera.

"Merc. 25 Ruth Gerson a SpazioMusica*.
Ci vediamo. Passaparola.
Daniela"


L'unica a cui mi è venuto in mente di passarparola è stata la pimpa.

*il posto dove ho passato le notti per una decina d'anni. cercando il link, ho trovato anche questo sito, dedicato ad un uomo indimenticabile, un pezzo importante del collage di figure paterne che mi sono costruito. Nella sezione immagini, anche il vostro mucho, di spalle, in un'altra era.

martedì, ottobre 17, 2006

anche io switcher...

...ma solo per quanta riguarda blogger.
Era una vita che invidiavo le label. E che i link facevan le bizze. Vediamo se funziona meglio. Qualcuno vede ancora la richiesta di un plugin?

aforismi per una vita stolta (3)

Quando hai toccato il fondo, hai una sola cosa da fare: sdraiati e fatti un bel riposino, che tanto nascosto lì sotto nessuno ti viene a rompere i coglioni.

mercoledì, ottobre 11, 2006

gli scolaretti

La cosa davvero triste, nella faccenda del servizio sul wipe test effettuato sui parlamentari dalle iene e relative reazioni, è che nessuno dei nostri eletti abbia mai invece cercato di bloccare i servizi di Sabrina Nobile. Quelli delle interrogazioni ai politici: anche ieri sera si arrabattavano a cercare risposte a domande difficilissime, del tipo: "Chi è Nelson Mandela" ("un presidente sudamericano") o "dove è Guantanamo" ("...Iraq ...no agfanistan!").
Molto più sconvolgente che non scoprire che si fan le canne in bagno. Anzi, a dirla tutta, associare la confusione mostrata dai suddetti all'effetto transitorio di una sostanza psicotropa piuttosto che all'ignoranza coltivata con tanta attenzione, sarebbe fin tranquillizzante.

Che 15 persone su 50 fumino thc o tirino coca mi pare normale (il dato sembra anzi statisticamente basso) ma che i nostri parlamentari siano così ignoranti e cialtroni (cercano di spiare il giornale e farfugliano scemenze, come scolaretti sorpresi) e che non si preoccupino di nasconderlo, questo sì, che è una vergogna.

venerdì, settembre 29, 2006

mercoledì, settembre 27, 2006

sconvolgente osservazione empirica (su campione ristretto)

un bambino di nemmeno tre anni ha bisogno di circa 15' per imparare a usare un mouse.

martedì, settembre 26, 2006

la mia disposizione malata?

Si chiama paranoia, e come tutti i paranoici ne vado fiero.

Trovo un po' troppo tranchant questo post di Luca Sofri.
"Ammettere tra i pensieri" io lo interpreto come "dare dignità di ipotesi" oppure "considerarlo possibile". Che, nel caso in questione, mi sembra un esercizio minimo per un intelletto non assopito.

lunedì, settembre 25, 2006

gimme back the ring

Mollare il ganzo con una telefonata? Truce.
Interrompere una relazione con una email? Antichità.
Scaricare la tipa con un sms? Preistoria.

Ecco l'ultima frontiera: the breakup butler (o se preferite, the breakup bitch)

Ascoltare per credere.
(snapvine)

mercoledì, settembre 20, 2006

io direi un bel casino

gli eufemismi di Mussi.

Il quale dovrebbe chiarire come si concilia questa sua affermazione:

"E' intollerabile che un giovane che si consuma le scarpe in qualche ufficio politico guadagni subito di più di un giovane ricercatore che ha studiato per anni".

con:

- la recente proposta del ministro (a Pesaro) di utilizzare gli scatti biennali dei docenti esistenti (giovani ricercatori compresi, che non arrivano a 1500 euro al mese) per favorire il reclutamento straordinario di giovani all'interno delle università

- il ritardo nella pubblicazione sulla GU del decreto relativo all'aggiornamento ISTAT del 2006 delle retribuzioni dei docenti (che già da qualche anno anno non grava sul ministero ma sui bilanci delle singlole sedi)

Insomma, se iniziamo con l'abolire gli scatti e procrastinare sine die gli adeguamenti, sarà difficile che la situazione stigmatizzata qui di seguito possa cambiare
i ricercatori italiani "non sono retribuiti e motivati adeguatamente", sebbene siano al terzo posto per pubblicazioni scientifiche dopo Stati Uniti e Gran Bretagna.


lunedì, settembre 18, 2006

lunedì, settembre 11, 2006

l'inizio del tunnel

Accompagni il nano al primo giorno di asilo e ti prende un groppo alla gola. Essì che son due anni che va al nido, mica è il problema di abbandonarlo, ci avete fatto il callo ormai, siete dei duri.
No, il problema è che ci vedi scritto "scuola" (materna, vabbè) e capisci che se tutto va bene ne uscirà tra una quindicina d'anni, e che ogni anno la rottura di coglioni aumenterà. E ve lo dice uno che di imparare cose aveva una voglia che rasentava la frenesia. Ma la scuola, insomma, giratela come volete, è una rottura di coglioni. 5 lustri. Se ci penso mi viene un groppo alla gola.

giovedì, settembre 07, 2006

lunedì, settembre 04, 2006

l'alienazione spiegata a mio figlio

(stamane, ore 9)

PAPAAAA'! No ANDARE LAVORARE!


ma devo andare!

pecchè devi andare lavorare?

bisogna lavorare per guadagnare i soldini per poter comprare la pappa

...
pecchè comprare la pappa?

perchè se non mangi non stai in piedi

e se non stai in piedi?

non puoi andare a lavora... ehrhm giocare


(segue sguardo assolutamente non convinto del pupo)

domenica, agosto 27, 2006

aforismi per una vita stolta (2)

I genitori che inistono con l'apparente autolesionista: "Non vedo l'ora di diventare nonno/a"?
Vendicativi.

lunedì, luglio 31, 2006

tiriamo giù la claire

Quest'anno dal 2 al 31 agosto. Che mi sembrava una bella pensata ("già che ci muoviamo...") ed ora a dirla tutta l'idea di chiudere baracca e burattini per un mese ci ho già una sensazione di apnea ansiosa. Si torna su sentieri noti: a conferma che non si impara nulla dalle esperienze precedenti, o forse che la memoria, durante l'inverno padano, gioca brutti scherzi e trasfigura il purgatorio in paradiso. Spero di essere più fortunato nelle connessioni, non so se mi verrà gran voglia di scrivere, o forse credo (spero?) me ne mancherà il tempo. Nuoterò un'ora al giorno, minimo, maestrale permettendo. Finirò tutta la Fred Vargas che ho trovato, finirò di rileggermi tutto Chandler (l'anno scorso il primo meridiano, quest'anno il secondo) e mi farò questo (grazie mafe). Ma più che altro credo costruirò castelli di sabbia, che voglio dire, sarebbe una mia specialità (meetafa, direbbe Rokko Smitherson). Spero almeno che il pupo sia pronto alla pista di biglie e alla costruzione del vulcanochefuma. Che insomma, sarebbe anche il tempo di crescere.

aforismi per una vita stolta (1)

i grandi fallimenti vanno usati come certe camicie di fattura e tessuto pregiati: li si tiene perfettamente stirati e ripiegati in cassetti appositi da aprire di rado, li si indossa solo in occasioni mondane, e appena perdono l'allure li si ricaccia subito nel bucato, a prepararsi splendidi per l'occasione successiva.

mercoledì, luglio 26, 2006

vediamo se state attenti

tra 10 minuti una esilarante playlist veramente calda.
solo su muchoradio, ovviamente (schiacciate il bottoncino a destra che a far link si suda)

hot hot hot

Ieri sera non ho chiuso bene lo sportello del frigorifero. Quando sono tornato dopo dieci minuti il gatto si stava sistemando sopra il cestello delle verdure.

giovedì, luglio 20, 2006

a pynchon hoax?

insomma, la già celebre pagina di cui si parla nel post precedente è scomparsa da amazon (ma la trovate qui e qui) e non si capisce chi la abbia scritta, se sia una bufala o meno, se sia pynchon che scimmiotta se stesso, se sia marketing virale. In ogni caso vale la pena di leggersi la discussione nata al riguardo sul sito di amazon.

domenica, luglio 16, 2006

... e promette molto, molto bene!

finalmente inizia ad alzarsi la cortina di mistero sul nuovo romanzo di Pynchon.
Correte su amazon, in prevendita, uscita il 6 dicembre 2006.

(via pynchonoid)

sabato, luglio 15, 2006

giovedì, luglio 13, 2006

come sempre con colpevole ritardo

apprendo che il nuovo romanzo di Pynchon apparirà a dicembre 2006 per i tipi della Penguin.

mercoledì, luglio 12, 2006

science friction

Ieri sera ho portato a cena una studentessa di phd statunitense, il di lei fidanzato, postdoc rumeno-statunitense, e un nostro dottorando.
Sono, come sempre accade in questi casi, andato a letto un po' sgomento (oltre che debitamente sbronzo). Questi strani ragazzi per la quale le chimica è pressochè tutto, con una preparazione e un fervore che io nemmeno mi sogno. Con i quali fatico a seguire una conversazione se questa prende un aspetto troppo tecnico (tipo una lunga dissertazione su quale siano i migliori strumenti per l'NMR, quali abbiano il software migliore, i prezzi e le prestazioni). Io non sono mai stato così, nemmeno 15 anni addietro. Non che a me non interessi la chimica. Semplicemente, non mi esalto per uno strumento o per un passaggio sintetico. Magari lo faccio per un risultato, ma per il fatto che è qualcosa di inatteso, oppure per la bellezza della spiegazione o del meccanismo attesi e previsti. Ma certo a cena non mi metto a discutere per ore di spettrometria di massa o risonanza magnetica.
Forse il problema sta nel fatto che ho sempre pensato che avrei anche potuto fare tutt'altro (magari restando in ambito accademico, ambiente che fa chic e non impegna), per esempio non mi sarebbe dispiaciuta l'economia, o magari le lingue orientali. E non parliamo della fisica. Magari la medicina no, che l'ipocondria già mi ammazza.
Per farla breve mi piacciono la ricerca, mi piacciono i libri, mi piace lo studio, forse un poco meno mi piace quello che studio.O magari è solo questione di tenere un po' di distanza da quello che faccio. O forse il fatto che è luglio, fa caldo e io ho bisogno di ferie.

lunedì, luglio 10, 2006

karma police

grazie, David.


altri titoli per oggi:
sympathy for the david (da consigliare a mick jagger)
testa-sterone
il culo sopra berlino

venerdì, luglio 07, 2006

giovedì, luglio 06, 2006

ecco chi mancava alla festa!

Ma ci pensate, al nano unto, a quanto sarà depresso? Il mortadellone in tribuna mondiale con la Merkel, e lui a casa a vedersi le partite in tv con veronica.

martedì, luglio 04, 2006

la latitudine del tifo

Ho appena sentito una delirante trasmissione di radiopadania nella quale un esercito di ascari inferociti, sobillati dai conduttori, dichiarava con veemenza che staserà tiferà germania, con una serie di ragioni che vi risparmio. Ero in auto, senza credito sul cellulare, sennò giuro, avrei chiamato per chiedere che avrebbero fatto in caso di una semifinale Italia - Argentina (o magari chissà, in futuro, Italia - Marocco).

lunedì, luglio 03, 2006

home sweet home

sono stato 8 giorni in un altro continente e intanto:

la nazionale è arrivata in semifinale
avete salvato la costituzione
bersani ha fatto delle riforme che nemmeno in cinquant'anni

due i casi: o la mia presenza è inutile, o porto sfiga alla nazione.
In ogni caso possiamo arrangiarci così: voi fate un bel collettone per il biglietto (famiglia compresa, sola andata) e contributo straordinario per inizio nuova vita nella british columbia, e io sto via fino a che non avete sistemato tutto.

martedì, giugno 27, 2006

Appetite for (auto)destruction

La specie umana è condannata. Anche in un posto come questo, dove fa caldo forse 20 giorni l'anno (caldo? oggi a sentirli sarà la giornata più calda dell'estate, e si sta da dio, venissero in padania questi due mesi, venissero), una città di mare sul pacifico a nord di Seattle, diosanto, nel centro congressi (e nei centri commerciali) c'è l'aria condizionata. Da polmonite, peraltro.

Communication beakdown

Sono stato colpito dal satori. Dopo essere impazzito qualche ora per cercare di telefonare in italia usando i soliti astrusi mezzi del (supposto) free roaming (digita * 4 8 15 16 23 42 * gira tre volte su te stesso tenedo un dito sul naso e cantando we shall overcome mentre con l'altra mano schiacci #) ho acquistato un pò di credito skype e telefono casa con 5 cent al minuto. Adesso devo solo scoprire se il wifi è free anche nel prox albergo, e risolvere un fastidioso problema di prese. Certo, ho acquistato una multpla internazionale, ma volete ridere? Ha l'ingresso a due buchi, mentre il cavo di alimentazione del notebook ne ha tre. Qualsiasi cavo per notebook, a quel vedo dai colleghi italiani. Se non trovo altro compro una cesoia.

giovedì, giugno 22, 2006

sì, viaggiare (?)

In 4 giorni ho preparato due presentazioni poster e un powerpoint. Ho un paio di fastidiosi problemini fisici. Ho una scorta di medicinali che sembro un narcotrafficante, più il tubo porta poster che sembra un bazooka. Farò un viaggio di minimo una quindicina di ore, due voli di cui uno di dieci. Da quando ho visto lost, l'idea di un viaggio intercontinentale non so se mi terrorizza o mi eccita. Vado tra le altre cose a presentare il congresso dell'anno prossimo, che dal punto di vista dell'organizzazione è attualmente al grado di realizzazione dell'1%. Devo ancora piegare 500 pieghevoli. Vado in un posto dove non si capisce che tempo faccia: ieri la massima era di 21°, domani previsti 30°. La valigia è un'ipotesi. Ora non so nemmeno se ho tempo di guardare la partita, ma una cosa è certa: appena finito questo post mi faccio 20 goccie di lexotan.

martedì, giugno 13, 2006

quello che gli uomini non dicono

(coraggio, riprendiamo il tono allegramente idiota tipico di questo blog)

Cara lettrice, cara ragazza, se ancora stai con lui, è perchè ti ha convinto che sei l'unica donna che gli interessa. E' irreprensibile. Eppoi cucina, lava i piatti, addirittura stira e magari cambia i pannolini al pupo. Nulla scalfisce la apparentemente totale indifferenza verso le donne che ti fanno impazzire di gelosia (tutte). Forse che abbia sotterrato i suoi istinti di cacciatore? No. Se sei così cieca da pensarlo, è giunto il momento di legger questo post.

Questo blog, in un momento di euforia ingiustificata e in un empito di sincerità autodistruttiva che gli costrà l'eterna esecrazione del genere maschile, ha deciso di rendere pubbliche le confessioni di un panel di pentiti che hanno voluto lavarsi la coscienza spifferando tutto.
Eccoti la verità. Ecco un comodo manuale di traduzione, ecco il codice dell'inganno, ecco la stele di rosetta della dissimulazione.

affermazione: Come dici? No, non la ho notata.
traduzione: terza di reggiseno, niente mutande.

aff. Guarda, lo sai, a me piacciono più prosperose, come te
trad.: un po' piatta, ma molto sexy

aff.: Quella tipa? Un po' in carne, dai!
trad: se dio vuole, una con addosso un po' di carne!

aff.: Si, abbastanza carina, ma non è il mio tipo
trad.: Gran gnocca. Me la farei adesso.

aff: Quella, dici? Uhhhh, che alta.
trad.: Che puledrona! Me la cavalcherei senza sella


aff: Quella, dici? Nooo, troopo bassa.
trad.: Donna nana, tutta tana.

aff.: ha dei begli occhi, però ha qualcosa che non mi convince...
trad.: Mi sono innamorato

aff.:la tua amica? Bruttina, però... se si conciasse meglio, per valorizzare un poco la sua femminilità...
trad.: la tua amica è un discreto cesso, però ha un gran telaio. Dovrebbe mettere le tette più in vista. Io comunque me la farei

aff.: Fiscamente niente da dire, però di viso... insomma...
trad.: Due gran meloni, coscia lunga. Me la farei subito

aff.: La nuova collega? Molto vistosa e aggressiva. Al limite del volgare, direi. Di quelle che manco ti vien voglia di avvicinarle, anzi a me fanno scappare.
trad.: Minigonna inguinale. Scollatura anche. Le ho fatto l'occhiolino e le ho dato il numero di cellulare.

aff.: come? scusa, stavo guardando quella giacca in vetrina
trad.: mi sono innamorato della commessa

NB: accettiamo ulteriori contributi da esperti del ramo

lunedì, giugno 12, 2006

forse dio c'è, ma allora è piuttosto cattivo.

(post vivamente sconsigliato alle donne incinte)

Un'amica la scorsa settimana ha partorito. Un esserino di 25 settimane, 8 etti. 118, rianimazione, crisi polmonare, pneumotorace, terapia intensiva, crisi renali, emorragie cerebrali. 10-15 anni fa soltanto sarebbe morto nel giro di qualche ora, forse meno. Adesso no. Adesso i medici fanno di tutto per salvarli, a 25 settimane (e anche meno), quando la speranza di sopravvivenza è di poco sopra il 50% (o anche meno), quando non si sa quanto potrebbe durare l'incertezza (a volte spirano dopo un paio di mesi di intensiva) e sono discretamente probabili menomazioni future. Raramente ho visto persone soffrire così. Fa uno strano effetto vedere un padre sperare nella morte dell' esserino appena nato. Eppure nessuno si è scandalizzato.Tutti semmai abbiamo trovato strano qualcos'altro. Perchè tanto accanimento? Perchè voler "salvare" a tutti i costi una vita probabilmente non del tutto formata? Perchè rischiare di tirare addosso ad una famiglia (che di norma ormai si assume l'onere di una serie di esami e controlli per evitare di mettere al mondo un bimbo con qualche menomazione) un dramma? Un amico cinico che conosce l'ambiente mi ha fornito due ragioni: la prima è connessa al narcisismo: insomma, se lo salvano ci fanno un gran figura, poi chi vivrà vedrà. La seconda è che vogliono vedre quali sono i limiti, in pratica stanno facendo ricerca.

Il piccolo è spirato venerdì mattina, dopo quattro giorni di passione. La madre a pezzi, il padre forse un po' sollevato, ma chissà. Domenica, all'ingresso del cimitero, una scritta che mi ha fatto incazzare: "qui finisce la giustizia degli uomini - qui inizia la giustizia di dio".
"Allora siamo a posto!". Non sapevo da che parte girarmi. A destra c'era un prato: mi sono tolto la giacca, ho lasciato il piccolo corteo e sono andato a cercare soffioni col mostro.

martedì, giugno 06, 2006

I once had a girl (or should I say she once had me)

10- 12 anni addietro, lei non capiva nemmeno come si accendeva un pc (e infatti si comprò un mac portatile).
Cercai di spiegarle a lungo cosa fosse il web, niente da fare. Donna intelligentissima, per carità. Giornalista con gran fiuto e ottima penna. Però con poca propensione alla scienza e alla tecnologia, mi dissi. Poi forse i tempi non erano maturi. O magari ero io che avevo le idee piuttosto confuse sul tcp/ip. Faticosamente comprese il concetto di email, e dopo lunghe vicissitudini (non è che neppure io fossi un geek, mai avuto feeling con il mac, all'epoca poi la rete la usavo su un terminale di una macchina Vax/Vms) riuscimmo a usare l'orrendo prodotto almeno per mandare un fax a suo padre. Prima di riuscire a usare l'email la nostra storia era finita (uè, dopo tre anni, mica un flirt).
Fa quindi un certo effetto scoprire il suo nome firmare servizi di prima pagina sulla edizione online di un quotidiano nazionale, e venire a sapere che a lungo si è occupata dei contenuti web di detta edizione, che tiene dei blog, che ha un account su skype (la chiamo? non la chiamo?) etcetc...

lunedì, giugno 05, 2006

le lucciole

O Pasolini era stato esageratamente catastrofico, o nella villa degli straricchi e celeberrimi pellicciai che confina con il nostro umile appartamento i filippini ne liberano qualche decina a sera per allietare gli ospiti. In ogni caso la terrazzona sul fiume ne è piena.

martedì, maggio 30, 2006

e ora qualcosa di drammaticamente serio!

Quando morì, io avevo poco più di tre anni. Non ho un ricordo, se non forse qualcosa di vago, ma temo di aver fatto confusione con brandelli di sogni di quando, parecchio più grande, l'inconscio sperava tornasse, magari per dirgliene quattro. E poi un momento nel quale la nonna nel cortile di casa sua mi dice che è partito per un lungo viaggio. La cosa curiosa è che morì una ventina di giorni dopo lo sbarco sulla luna, e io quella faccenda me la rammento, era luglio, mi ricordo che ero al lago. Di lui invece nulla, nemmeno il ricordo di un ricordo.
Adesso mio figlio ha poco meno di tre anni, vede capisce e registra tutto, e mi chiedo: se dovessi andarmene (ehi, magari perchè mi stufo di sua madre, ecco, che suona meno iettatorio) anche lui poi non ricorderebbe nulla? Mi sembra una prospettiva sconcertante. Anche perchè, diciamocelo, il lavoro è gratificante, ma parecchio faticoso e a volte pure noioso (provate voi a rispondere a domande tipo "pecchè quetto è blu?" decine e decine di volte al giorno).
Eppure niente, io di mio padre non ho un ricordo che è uno. Uno shock, una rimozione? Il dr. F sosteneva, a propositi dei ricordi selezionati, che avessi voluto spedirlo sulla luna, quel padre mancato; se devo dire, une delle sue interpretazioni meno convincenti. Forse i padri un tempo non passavano così tanto tempo con i bimbi così piccoli? O magari io non ero così sveglio come mio figlio? Vattelapesca. Io non ricordo niente (e di conseguenza improvviso molto).

lunedì, maggio 29, 2006

mi sembrava carino farvelo sapere

sabato sera a cena in brianza ho conosciuto un tizio che ha una ditta di parrucche, che mi ha spiegato serio che il mondo è governato dagli arabi e che anche bush è un loro scagnozzo, e che dalla brianza ogni tanto scende alla certosa di Pavia per comprare le goccie imperiali da correggerci il caffè la mattina.

giovedì, maggio 25, 2006

più tasse per tutti

Ferve, dopo il cambio di ministro (auguroni a Fabio Mussi di fare un buon lavoro, che noi se ne ha un gran bisogno), il dibattito sullo stato della università italiana. Trovate un bel po' di stimoli qui, ad opera della sempre puntuale Angelita che parte da un articolo di Citati e uno di Zingales. ( qui anche la risposta del neoministro).

Riguardo al problema delle tasse universitarie sono assolutamente d'accordo con Angelita: 5 anni di prestito a 15000€ l'anno, come propone Zingales, sono una enormità.
Le tasse però vanno alzate e pure sensibilmente, questo è un dato di fatto: l'FFO (il fondo di finanziamento ordinario) è in discesa da anni, e non credo basterà la volontà politica di farlo risalire per dare ossigeno alle asfittiche (eufemismo) casse delle università italiane.

Le tasse vanno alzate, allora. Quanto?
Qui da noi ora si fa circa così. Sotto i 5000 € di isee non si paga niente. Sopra i 50.000 si paga il pieno (una cifra intorno ai 2 k€). In mezzo, una percentuale in proporzione al reddito.
Aumentiamo le tasse? Facciamo sopra i 5000 € l'anno? Facciamo 10000?
Sia previsto un livello minimo di reddito familare sotto il quale dalle tasse si è dispensati completamente (10-15 k€ l'anno?) e un livello oltre il quale si paga l'intero ammontare (100 k€?). E in mezzo una crescita progressiva della percentuale da pagare, proporzionale a indicatori tipo isee. La pendenza e la forma della curva che identifica la percentuale da pagare in funzione del reddito la si studia e la si lima in base a scelte politiche, economiche, etiche, ma soprattutto alle necessità di bilancio della sede universitaria, che avrà cura di tenerle comunque più basse possibile per attrarre il maggior numero di studenti.
Insomma, che una famiglia che ha un reddito di 100 k€ paghi una tassa di minimo 5 k€ per l'università del figlio non lo trovo affatto uno scandalo.
Che non sia solo lo stato a investire sul futuro dei giovani, ma anche le loro famiglie. In fin dei conti vedo un numero esorbitante di studenti che arrivano qui nel parcheggio dell'università a bordo di costose automobili (venti anni fa saranno stati un quinto di ora, quelli automuniti, e dovevate vedere che carriole guidavamo) o griffati da capo a piedi.
Cioè nulla di male, ma spendessero qualcosa in più anche per farli studiare.
Che non c'e' solo la produzione delle merci, da ossigenare, con i redditi familiari.

Mio dio, inizio a parlare come un vecchio trombone.



avevo un'ora libera

ho appena finito di riordinare il desktop del portatile.

Ho buttato nel cestino un numero esorbitante di inutili articoli scientifici, scaricati sull'onda di un interesse passeggero, di una intuizione farlocca, di un precipitoso abbaglio, e guardati di fretta.
Ho buttato in una cartella nominata "da leggere" una eguale quantità di articoli scientifici scaricati (vedi sopra) e mai più guardati.
Ho ordinati in varie cartelle preesistenti un esiguo numero di utili articoli scientifici.

Buttato nel cestino tutta la cartella "urgente" aggiornata l'ultima volta 3 mesi addietro.
Aperta ed esaminata con una certa ansia la cartella "urgentissimo" che languiva da una settimana: eliminatane la metà, cambiato icona alla cartella (un grosso punto esclamativo rosso).

Pigiati in una cartella "Tesialbertodarivedere" una serie di grafici che si rifiutano di offrire una descrizione fenomenologica che aderisca alla mia visione della problematica in oggetto (sesnori fluorescenti per dicarbossilati alifatici lineari) e che sono in attesa di ulteriore ispirazione (di ulteriori misure non se ne parla, l'alberto si è laureato un anno addietro).
Stesso lavoro con le cartelle "tesimarta" e "tesisandra". Cambiato icona alle cartelle: grosso punto di domanda rosso.

Eliminata le cartelle "legamento crociato", "anestesia spinale", "fisioterapia". Preparata la cartella "otite" (e contestualmente assunto l'impegno che un giorno finalmente dedicherò questo blog esclusivamente alla celebrazione della ipocondria e/o della sfiga). Icona: red alert.
Preparata cartella "congresso2007". Riempita con una nota per ricordarmi di incentivare l'uso del blog che ho creato presso il comitato organizzatore (i miei colleghi vicini di ufficio) che non hanno neppure capito di che cosa si tratti e perchè lo abbia fatto. Icona: teschio.

Buttato tutte le fotografie nella cartella immagini. Eliminato definitivamente l'impegno a riordinarle.
Buttato nel cestino un numero incerto di appunti di registrazioni a servizi online, licenze, setup.exe, volantini, first circular di inviti a congressi, offerte speciali di pixmania.
Per completare, ho addirittura pulito lo schermo.

Poi, finalmente, ho trovato la spazio per installare questo, che al momento mi sembra l'oggetto più bello mai comparso sulla terra.

Ora restano solo 60 giga di disco fisso da passare in rassegna, e magari ordinare la scrivania, quella vera, che il rave delle decine di cavetti incrociati sta generando una tempesta elettromagnetica che solleva tornado di polvere, e agita fotocopie di inutili articoli scientifici fotocopiati sull'onda etcetc...

lunedì, maggio 15, 2006

it overtakes me

nella hall dell'albergo dove mi trovo per il congresso c'è una concentrazione sospetta di bionde pettorute. Vuoi vedere che in concomitanza al nostro c'è un meeting di escort, ho pensato, vuoi vedere che una volta tanto si pranza con qualcuno di interessante. Poi guardo il cartellone in bacheca e scopro che si tratta di un convegno dal titolo "La guerriglia tra i sessi, ovvero come uscire indenni da una relazione con uomini impegnati e/o disimpegnati".
Mi rendo anche conto che è l'unico congresso che c'è, e che io sono invitato come relatore con un contributo intitolato "quello che gli uomini non dicono: la testimonianza di un insider".
Mi butto in acsensore terrorizzato dall'idea che qualcuno possa riconoscermi, imbattendomi in un bellimbusto in smoking che conciona sulle over 30 in cerca di manzo.
Qunado finalmente riesco a uscire, sul pianerottolo del quarantanovesimo piano, mi trovo davanti una donna della quale mi sarei anche potuto innamorare, nel contesto appropriato, solo che guardo in basso e accidenti, pare che il suo stato sia ancora più interessante di prima. Borbotto qualche frase di circostanza (tipo: "adesso son cazzi tuoi") e mi rintano nella suite. Mi butto sul letto cercando di scordarmi tutto. Mentre rantolo il radiatore si trasforma in un cespuglio, dal quale salta fuori un tipo con l'aria losca che mi porta uova al bacon e caffè sproloquiando di cose che comprendo vagamente.

Quando finalmente mi addormento, mi sveglio in un bagno di sudore promettendo di non passare mai più la domenica sera a recuperare settimane di blog.

venerdì, maggio 12, 2006

due velocità

Certo, lui lo hanno operato una decina di giorni prima di me, e ha anche quella decina di anni di meno. Però gli hanno infilato un bel numero di chiodi nella gamba.
Io ho finito la fisioterapia stamane, e zoppico ancora, mi ha detto di fare due mesi di palestra, non riesco a piegare completamente il ginocchio. Er pupone iera sera invece ha giocato la finale di coppa italia.

mercoledì, maggio 03, 2006

Massimo for president

1) Perchè chi lo adora, come il sottoscritto, non può sperare di meglio (diciamolo, a fare il presdelcons, come fai, ti tirano le pietre)

2) Perchè chi non lo apprezza lo fa quasi sempre temendone l'eccessiva propensione alla strategia, alla realpolitik, al cinismo: quale migliore ruolo della presidenza della repubblica per stemperarne l'iniziativa politica?

3) Perchè anche i suoi avversari non possono non riconoscergli una estrema correttezza (adesso i maligni diranno che è più corretto con gli avversari che con gli alleati, ma allora si torna al punto 2)

4) Perchè è giunto il momento di tirar fuori le palle: tanto sappiamo tutti che se i 25 K voti in più fossero andati al centrodestra ci avrebbero imposto un Casini, un Letta o un Buttiglione.

( così scrivendo, ovviamente, si sottoscrive l'appello di Squonk)

venerdì, aprile 28, 2006

un anno a insegnarti a parlare, una vita a dirti di tacere

Mio figlio ieri mi ha chiesto 31 (le ho contate) volte "perchè?".
Poi 19 "cosa fai tu?".
E 22 "cosa è questo?".
Poche? Siamo stati insieme, in tutto, quattro ore.
Aspetto con terrore l'arrivo del prossimo (lungo e di probabile maltempo) weekend.
Ah, i bei tempi andati dell'entusiamo.

martedì, aprile 25, 2006

bisogna essere paranoici

Si può essere d'accordo con chi considera una scempiaggine la contestazione di oggi alla signora Moratti. Però si è pure curiosi di sapere quante volte prima di oggi la signora Moratti ha partecipato alle manifestazioni del 25 aprile offrendo alla visione dei cittadini (che oggi se la trovano candidato sindaco) una così stoica testimonianza e un padre deportato.

martedì, aprile 18, 2006

quaranta e non più quaranta

(dove si va sul personale pesante, lo faccio anche per spezzare questo delirio postelettorale che mi ha preso)

Ecco, forse la sfiga è stata quella di avere suppergiù trent'anni quando Moretti faceva i quaranta. Tutti a passare lustri con la speranza di poter ripetere il tormentone dello splendore. Tutti con l'ansia da prestazione.

Poi vai a finire come la Mari (che tra l'altro da quando aveva diciott'anni noi già la chiamavamo la vecchia). Dopo 8 (otto!) anni di strizzacervelli e una vita passata a sembrare le chioccia di tutti, le due settimane precedenti al compleanno, il mese scorso, le ha passate a piangere e a telefonare anche ai più noti psicolabili della compagnia (me compreso, ça va sans dire). Chissà, probabilmente conta il fatto di aver sacrificato parecchio alla carriera e di non aver fatto un figlio, ma se il problema è tutto lì, non ci vuole molto a cambiare (si, le ho detto suppergiù così, embè?).
L'altroieri mi ha detto che è finalmente riuscita aottenere una sorta di retrocessione di carriera e va a vivere con il suo uomo in toscana. Non sono pervenute notizie sulle reazioni del disgraziato, un buddha cinuqantenne apparentemente fino ad ora passato indenne dalle nevrosi indotte da letture, frequentazioni e scelte sbagliate.

O prendi il Roberto, gli ultimi dieci anni passati a immolarsi sugli altari delle multinazionali, delle avventure nel mondo, del maschilismo come difesa, delle crisi di panico. Da quattro mesi si è rimesso con Marta. La stessa che poco meno di vent'anni fa lo aveva fatto uscire letteralmente di testa. Ora lei è fresca di separazione. Lui si ritrova felice e contento, nella migliore delle ipotesi (per lui) diverrà patrigno di due innocenti di 11 e 5 anni. Non si troverà male, visto che è regredito ai 13 e pare sia entusiasta di rifarle da gruccia (a tempo?) esattamente come in gioventù (si, gli ho detto proprio questo, e allora?). E per festeggiare il disatro incombente, una bella festa nella casa di campagna, come quelle che facevamo vent'anni addietro (non fosse che porto con me la doni e il mostro, affitterei una porche cabrio argentata e la stiperei di stupefacenti).

Io? Peccato solo io sia ancora parzialmente zoppo, altrimenti mi sentirei abbastanza splendido. Però ho capito che ormai i quaranta sono i trenta dei nostri genitori, quindi credo che aspetterò i 50, (arrivandoci!) per menarmela. Chissà se per allora avrò concluso qualcosa di tutto quello che ho in lista da anni. Ma sta tutto qui: un vago sentore di maturità me lo sento addosso da poco, direi da quando è arrivato il mostro. Ecco, il mostro: ha provato a cantarmi tanti auguri e io sono scoppiato a piangere come una fontana davanti a una dozzina di persone. E non ero ancora ubriaco. Infatti solo a pensarci sto per rifarlo. Scusate, vado o bagno la tastiera.

sabato, aprile 15, 2006

io amo questo paese / 6 (ha preso paura, il c******)

insomma, ho pensato, non saranno arrivati a inventarsi le cazzate più astruse pur di negare i risultati elettorali. Sono andato a leggermi il testo del provvedimento. Ci ho perso mezz'ora.
Tutto quello che ho trovato è questo:

12. L’articolo 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 è sostituito dal seguente:
«Art. 83. – 1. L’Ufficio centrale nazionale, ricevuti gli estratti dei verbali da tutti gli Uffici centrali circoscrizionali, facendosi assistere, ove lo ritenga opportuno, da uno o più esperti scelti dal presidente:
1) determina la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista. Tale cifra è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno;

Magari mi sbaglio, ma mi par di intuire che secondo Calderoli, questo passaggio vorrebbe dire che dato che per avere la cifra elettorale nazionale bisogna sommare quelle circoscrizionali, ci vogliono almeno due numeri da sommare, sennò niente.

Che coglione. Non Calderoli, sia chiaro, ma il sottoscritto che ha perso mezz'ora di vita (col pupo a letto, tra l'altro!) per controllare cose che non capisce dette da uno che scrive cose che non capisce

giovedì, aprile 13, 2006

io amo questo paese / 5 (scusate il ritardo)

ma non è che nel voto all'estero si è stravinto perchè da quelle parti mediaset non si prende?

martedì, aprile 11, 2006

io amo questo paese / 4

Quando uno non ha i coglioni, è costretto a cercare in giro.

io amo questo paese / 3

ieri notte ho capito per la prima volta cosa si provi a essere tifosi dell'inter.

io amo questo paese / 2

Se sento o leggo ancora una volta la frase "questo è un paese spaccato a metà" detta con sorpresa o preoccupazione, spacco a metà il mezzo che me lo comunica. Questo è un paese nel quale c'è un terzo di elettori di sinistra, un terzo di destra, un terzo in mezzo, distribuito omogeneamente, una gaussiana simmetrica e bella allargata. Da sempre. Direi che se forzi un sistema a dividersi in due coalizioni la cui pressochè unica preoccupazione è di catturare il voto del terzo in mezzo, quello che abbiamo sperimentato è il risultato più probabile.

io amo questo paese / 1

Dopo mesi a lamentarsi del golpe, alla fine Prodi deve ringraziare Calderoli e Tremaglia. Dopo aver dilapidato un vantaggio considerevole facendosi spennare come polli sulla questione tasse. Siamo in buone mani, ma che fosse davvero uno stratega finissimo in effetti lo avevamo scoperto nel 98.

venerdì, aprile 07, 2006

coetanei

Stamane è arrivata mia madre (a trovare il nipote, mica il figlio).
E' arrivata in camicia bianca col collo alzato, occhialoni da sole, le sue belle rughe, i capelli sparati un po' in aria causa viaggio in treno. Ci ho messo parecchio a capire chi mi ricordasse. Poi la doni come sempre mi ha illuminato: lui

mercoledì, aprile 05, 2006

un paio di coglioni vi seppellirà

Diciamolo, una volta in più dobbiamo ringraziarlo. Altro che i pallosi confronti elettorali rigidamente controllati: basta lasciare un po' di spazio all'improvvisazione ed ecco che ci viene regalata una settimana indimenticabile, nella quale possiamo allegramente salutarci dandoci del coglione, liberare i più biechi istinti goliardici, scrivere titoli da divertiti discoletti. Altro che campagna elettorale più brutta dell storia repubblicana.

Ah, qualcuno ha già iniziato a stampare magliette e adesivi?

martedì, aprile 04, 2006

cambiamo l'ordine dei fattori

quanto la fate lunga, in realtà volva dire questo:

"Ho troppa stima nella coglionaggine degli italiani per pensare che ci siano in giro così tante persone intelligenti che possano votare contro i miei interessi"



lunedì, aprile 03, 2006

Comunque nel dubbio non astenerti

Nel primo pomeriggio di oggi, passeggiando anzi zoppicando negli storici cortili dell'università mentre mi recavo a una riunione, ho incontrato diversi colleghi, che incuriositi dalla stampella e catalizzati dal rilassante sole postprandiale sembravano più vogliosi del solito di chiacchiere. Almeno tre di questi, docenti e ricercatori di discipline umanistico-politico-forensi, tutti con il classico aspetto che ci si aspetta (giacche di velluto con toppa, cravatte english, camicie button-down, pipa etcetc) e tipico sussiego dell'intellettuale preoccupato, si sono confessati in ambascie quando la discussione è inevitabilmente (causa loro, io con il clima odierno pensavo al prossimo weekend da un altro punto di vista) giunta alla domenica elettorale.
Sintetizzo così: "questi mica perderanno tanto facilmente, la vedo grigia, ho paura di brogli". "Questi" ovviamente sono il Berlusca e soci (gli universitari che conosco io sono ovviamente tutti dei pericolosi comunisti). Io tutte le volte son caduto dal pero, proprio non ci avevo pensato. Ho perso parte del mio intuito paranoico? Dite che dobbiamo dormire preoccupati? Devo consigliare ai miei colleghi una vacanza (da cosa non saprei)?

venerdì, marzo 31, 2006

il nove aprile facciamo un a colletta

poi vedete voi come valutare il fatto, ma sono almenoo 10 giorni che Fassino tutte le volte che lo vedo in tv indossa la stessa (orribile) cravatta

giovedì, marzo 23, 2006

Forse dal film giusto al momento giusto?

Pare che il nuovo tormentone morettiano sarà: "da dove vengono tutti questi soldi?"


Non fraintendetimi, io adoro Moretti, ma insomma, da quel che leggo del film, la data di uscita mi sembra poco elegante (che spot, la prima campagna elettorale dopo i girotondi!) o molto megalomane (ex-compagni, vi do la spinta finale alla vittoria!).
Come dite? La seconda che ho detto? Già.
Ah, qualcuno ha voglia di teneremi il pupo domani sera?

mercoledì, marzo 22, 2006

another blog bites the dust

ecco, giusto per tornare al post di ieri, mi è sovvenuto che devo assolutamente consegnare il referaggio di un progetto di ricerca entro venerdì, e quindi ho buttato un paio d'ore con google page creator (ma vanz, tre minuti? son così testone?) per questo.

martedì, marzo 21, 2006

?

qualcuno mi spieghi: quando lavoro e ho mille cose da fare, devo rubare almeno un'ora al giorno per leggere i blog e scribacchiare post e commenti.
Ora che sono a casa a oziare (fisioterapia a parte) quasi me ne dimentico.

mercoledì, marzo 15, 2006

nano nano

ieri sull'autobus:
"ma quando è berlusconi?"
"subito dopo pupo... "(ride)

martedì, marzo 07, 2006

back in action(?)

Tre notti ospedale, camera da quattro letti, 6 compagni di stanza complessivi (heavy rotation della sanità formigoni style), tutti under 40, tutti (tranne il sottoscritto) tatuati, un campionario di incidenti folli. Era dai tempi del collegio che non mi divertivo in quel modo: metti 4 maschi in una stanza, costretti a letto, possibilmente eterogenei per occupazione e passioni, possibilmente saturi di anestetici e antidolorifici pesanti, e il clima diventa quello di un bar sport, molto più rilassato.

C'è da dire che certe situazioni rafforzano il cameratismo tra sconosciuti: quando per esempio per far bere un tizio ci si deve metter in altri due pazienti. Quello con le mani ingessate che non risce ad aprire la bottiglietta e la porta a quello che ha la gamba immobilizzata per poi portarla aperta con la cannuccia a quello inchiodato con la schiena in trazione.

Per quanto mi riguarda, tutto ok: entrato ore 7, ore 7.50 mi hanno drogato così bene che ho accettato, senza troppe discussioni con una anestesista incazzosa, una anestesia spinale, e poi mi son goduto l'intervento sull monitor, entusiasta della tecnica, della mano del luminare che mi spiegava i passaggi, dei colpi di scalpello che sentivo solo con le orecchie. Mi sembrava quasi di far parte della equipe che si affannava al di là del telo. Poi sulla efficacia della faccenda ne riparliamo tra qualche settimana.

giovedì, marzo 02, 2006

ok, now panic!

sottotitolo: tranquillizzare il paziente è il primo passo per una medicina migliore


"Pronto?"


"Buongiorno, le telefono dal policlinico XXX per il suo intervento di domani.
Si presenti in reparto alle 7"

"così presto? ma quando mi operano?

"E' il primo"

"ma un orario approssimativo? Tipo le 8, le 9?"

"Prima! Le ho detto che è il primo.
Dunque, stasera cena con una pastina, poi si fa una peretta"

"EH?"

"Si, un clistere, insomma, lo trova in farmacia"

"AH!"

"E poi stasera si rada il ginocchio.
E l'inguine."

"COOSA?"

"Si, si rade l'inguine e il ginocchio, ma solo dalla parte malata.
La saluto"

"..."

Bene, io ora vado a casa a svenire, poi telefono a una mistress S/M e mi faccio preparare per l'intervento. Ci si risente tra qualche giorno

mercoledì, marzo 01, 2006

il dono

Immaginate di essere un po' apprensivi e di avere una operazione programmata. Niente di che, le cose gravi sono altre, per la carità. Comunque un par d'ore di intervento, e un postoperatorio noioso, e una riabilitazione lunghetta, diciamo un mese senza camminare e guidare. Preoccupazione, pessimismo, una vaga ansia, autorassicurazioni ripetute come mantra.
Sistemare tutto, programmare il lavoro dei collaboratori (aiuta volersi credere necessari), approntare ogni cosa per la lunga degenza casalinga (affidarsi alla nevrosi del controllo totale è sempre meglio che farsi prendere dal panico), pensare a un bel post ironico e apotropaico.
Poi arriva il giorno prima del ricovero, e mentre vi fate l'ultima nuotata che poi chissà quando, dal policlinico vi lasciano un messaggio sulla segreteria per dirvi che per faccende di sala operatoria è tutto rimandato di 24 ore.
Certo esagero, ma uno si sente come se gli avessero regalato un giorno extra.

giovedì, febbraio 23, 2006

una rosa nel pugno, uno schiaffo alla quercia?

Voto PCI, pds, ds da sempre. E da sempre mi incazzo con quelli che disperdono i voti (beh, a 19 anni votai DP, ma era una vita fa). Sono un dalemiano da culto della personalità. Da qualche tempo ho un rovello. Quello di votare rosa nel pugno. Perchè? Come sempre troppo pigro per argomentare, ve lo faccio spiegare da Cabiria, che dice *esattamente* quello che ho in mente io, vergogna compresa, e scrive il post che meditavo da tempo. Vada come vada, prevedo comunque un ottimo risultato per Boselli & co.

uno capisce di essere davvero un attempato nerd quando, guardando una puntata di numb3rs in (incomprensibile) lingua originale, l'unica cosa che capisce davvero è l'enunciazione del principio di indeterminazione.

lunedì, febbraio 20, 2006

è iniziato il countdown

Tra 10 giorni entro in ospedale per l'operazione menisco/legamenti del ginocchio dx, e ho già, scusate il francesismo, la merda al cervello.
Io sono tendenzialmente ipocondriaco, non sopporto il dolore, mi lamento continuamente, e in occasioni come queste divento preda di un pessimismo cosmico. Avrò bisogno di elevate dosi di oppiacei e antiinfiammatori vari, ma non è questo che voglio da voi.
E' chiaro che per la settimana (a essere ottimisti) successiva all'intervento devo trovare una serie di attività che mi facciano perdere congnizione di me stesso.
Sono quindi ben accetti consigli per letture dal fascino rapinoso. Niente di complicato, in prima battuta, ma qualcosa che mi tenga per le palle e non mi molli. Saghe fantasy, gialli da 700 pagine, beste seller con sequel, fate vobis.
Per intenderci, vorrei non aver già letto american tabloid (ma andrebbe bene anche il signore degli anelli).
Certo che però la prolungata immobilità potrebbe essere l'occasione per affrontare letture impegnative.
O mi sparo una camionata di serial tv? Tipo tutto Lost, o 24, a botte di 12 puntate al giorno?

Insomma, sono nelle vostre mani.

mercoledì, febbraio 15, 2006

i grandi quesiti sul sesso - 2

qualcuno mi spieghi perchè trovo molto più penoso bocciare una studentessa rispetto ad uno studente

lunedì, febbraio 13, 2006

panic

Cari i miei smanettoni, ho un problema. Mi si para davanti una lunga degenza a casa, suppergiù immobile. Quindi avevo già fatto il progettino: adsl, router wireless, skype e webcam, così potevo dare una occhiata pure in laboratorio. Peccato che abbia scoperto che l'adsl a casa mia misteriosamente non arriva. Quindi rimarrei appeso al modem o alla connessione gprs (che va pure peggio, pur con la comodità di essere wireless).
Ho tre settimane (qualcosa meno) per risolvere la faccenda, sono graditi consigli (magari senza dover fare un mutuo).

venerdì, febbraio 10, 2006

buon weekend

Belle & Sebastian "Funny little frog"
the minus 5 "twilight distillery"
shout out louds "please please please"
seedy gonzales "Page 28"
grandaddy "Pull the curtain"
Okkervil river “No Key, No Plan”

il mio corpo per la scienza

La scienza è il mio lavoro. Una buona parte della mia vita. La insegno, indegnamente. Faccio ricerca. Ho scritto qualche articolo scientifico. Mi capita di fare da referee.
Ma ora sono pronto al salto di qualità.
Una delle assistenti di vasca (trad: bagnina) della piscina che frequento da qualche anno, mossa a pietà dalla storia del mio ginocchio (operazione ai legamenti programmata per il 2 marzo), dapprima mi ha chiesto se dopo l'intervento avrebbe potuto fare qualche fotografia al melone raggrinzito che mi ritroverò.
Incoraggiata, mi ha spiegato che si sta laureando sulle terapie postoperatorie in acque termali delle ginocchia con il legamenti lesionati, e che sarebbe disposta a farmi la riabilitazione in piscina (gratuitamente) a patto di potermi mettere nella sua tesi.
Potevo io sottrarmi? Potevo rifiutare una cortesia a una giovane studiosa delle scienze motorie bionda e tonica (il mio attuale fisioterapista di fiducia è un sessantenne simpatico e bravissimo, ma francamente poco avvenente)?
Un solo dubbio: dato che le acque della piscina nulla hanno di termale, mi userà come una sorta di "bianco"? A dimostrare la minore o scarsa efficacia in assenza di acque termali? E un altro, già che ci sono: i miei laureandi sbagliano la stessa reazione una media di tre volte prima di tirar fuori il prodotto buono, ammesso che vi riescano. Io sarò l'esperimento due o quattro? (ecco che l'ipocondriaco riaffiora, puntuale)

mercoledì, febbraio 08, 2006

troppo steampunk!

the difference engine, tutta col lego!
(no, non sto aderendo alla campagna di sostegno dei prododtti danesi)

(via il tao dei blog)

lunedì, febbraio 06, 2006

un paio di ripensamenti

Vorrei riprendere qui, che i commenti a questo post stavano generando una finestra di scomoda lettura.

Sarà che in questi giorni chi più ha insistito sul testo della libertà di parola tout court sono state le leghe e le destre xenofobe di mezza europa, e come compagnia non mi piace.
Sarà che gli integralisti di mezza europa (cattolici) e mezzo oriente (islam) sembrano i difensori della tolleranza religiosa e delle sensibilità dei popoli.
Sarà che i media ci stanno pestando un pò troppo duro e stanno contribuendo in maniera pesante al salire di livelli dello scontro.

Insomma, le mie conclusioni per ora sono molto meno apodittiche di tre giorni addietro.
E' giusto che un giornale pubblichi le vignette che vuole, giusto che non chieda scusa se pensa di aver fatto il suo dovere(?).
Certamente tutti vorremmo maggiore intransigenza nel condannare le reazioni violente di parte dell'islam, perlomeno da parte di istituzioni laiche la cui preoccupazione invece sembra quella di tutelare le sensibilità religiose.
Certamente non è mai abbastanza ribadito che la sensibilità altrui non può essere l'unità di misura dei miei spazi di libertà.
Giusto che il governo danese non voglia chiedere scusa? Direi di si, tanto lo farà comunque appena i boicottaggi diventeranno sufficientemente pesanti (a proposito, chissà che odore di salmone affumicato, laggiù).
Giusto che altri giornali ripubblichino le vignette, ergendosi a baluardo dell'occidente e dei suoi valori? Non so. Giusto fare di una questione di principio una questione di vita o di morte? Non so. Il vanz parla di realpolitik, che suona sempre brutto, però...
Insomma, a tutti capita di litigare con qualcuno, e di sentire di avere innegabilmente ragione. L'esperienza di chiunque abbia delle realzioni un minimo sane e adulte, però, è che l'intransigenza e le provocazioni continue (tanto più facili se siamo certi di essere nel giusto ma per qualche motivo ci sentiamo deboli), raramente portano alla composizione dello scontro, indipendentemente da dove stia la ragione. Anzi, di solito portano all'esasperazione. E questo succede già con le persone che amiamo (a me con la doni succede, perlomeno) figuriamoci con quelle che ci stanno sull'anima per questioni non propriamente secondarie.
Quindi? Quindi non so. Se dovessi parlare con un musulmano di questa faccenda credo non avrei problemi a spiegarmi, e proverei a convincerlo del fatto che l'intento satirico per me non è "intenzionalmente" una bestemmia.
Certo non lo farei tenedogli sotto il naso qualcosa di offensivo, solo perchè sono certo e voglio ribadire che è mio diritto farlo.

update: a me l'articolo di galimberti che si critica qui è piaciuto moltissimo, e tende ulteriormente a farmi cambiare idea

sabato, febbraio 04, 2006

epifanie teleindotte

Casini e Rutelli: la stessa faccia di due medaglie.

(intravisti questa notte a matrix)

venerdì, febbraio 03, 2006

sacrosanto

Come non essere d'accordo con Luca Sofri? La serie di commenti che in qualche modo tendono a giustificare la reazione di una parte dell'islam è allucinante. Leggo ora che Pisanu ci tiene a dire che anche la sua sensibilità è scossa. Sembriamo molto meno preoccupati dall'assalto alle ambasciate danesi.
Però ha ragione anche Delio: perchè sorprendersi delle reazioni, in un paese che ancora considera la bestemmia come reato?
Il problema è che una frase come "La stampa è offensiva e irriguardosa" lo si dice pure in Gran Bretagna (e meno male che lo è, ci aspetterebbe come chiosa).
E insomma, è chiaro che la ragione di quel tipo di risposte è la paura. Una paura che non si riesce a confessare chiaramente, quindi tanto più vera. E per la prima volta dall'inizio del bailamme (quello della contrapposizione islam - occidente) inizio a provare un vero senso di fastidio: non voglio aver paura di leggere un giornale, di farmi quattro risate alla faccia della religiosità di chicchessia, voglio che rimanga mio diritto vedere le religioni come una assurda creduloneria, innocua o meno a seconda delle situazioni.

Mi piacerebbe molto che qualche blogger influente (cioè letto) facesse partire una bella campagna di pubblicazione delle suddette vignette su tutti blog possibili (e anche trovare tutte le suddette vignette, che non ho tempo di cercarle, grazie)

update: grazie alla segnalazione di miic, eccole qui.
update bis: da questo post di angelita raggiungete tutte e 12 le vignette

Sofia on Ice

Il commento della diva:
"Sono molto contenta, non dovranno nemmeno scongelarmi"

mercoledì, febbraio 01, 2006

energia costo zero, zero finanziamenti

Se fate una ricerca con le keywords "balzani sunny" trovate una valanga di articoli, in questi giorni.
Nei quali si parla di una macchina molecolare (delle dimensioni dell'ordine del nanometro), una sorta di motore che funziona trasformando luce in movimento: in altre parole un assaggio di energia pulita. Parole grosse, messe così, e in effetti la applicazione reale è ben lontana. Certo è che quello (spesso confusamente) raccontato dei giornali è un esempio di ricerca di assoluta avanguardia scientifica internazionale. Il lavoro è pubblicato questa settimana sul prestigioso PNAS.

Quello che tutti questi articoli non dicono (tranne l'unità, l'altroieri, ma non lo trovo online, e pare, il sole24ore di giovedì scorso, ma non lo ho visto) è che il gruppo bolognese autore del lavoro in questione, insieme a gruppi di altre sedi universitarie italiane (gruppi che conosco da vicino, diciamo così), hanno scritto una proposta di progetto sulle macchine molecolari per ottenere un finanziamento dal ministero all'interno dei PRIN. Questo progetto non è stato finanziato, con motivazioni che non so se posso riportare, ma che vi assicuro, anche alla luce della rilevanza dei suddetti (e altri) risultati, fanno un poco specie.

lunedì, gennaio 30, 2006

memo

ricordarsi, l'anno prossimo, di non pronunciare davanti a 107 studenti di età compresa tra i 18 e i 20 anni, frasi come "non dovete assolutamente metterlo in bocca" (riferendosi ad una pipetta graduata, ovviamente) o "ricordatevi di non prenderlo in mano quando è caldo" (il becher, chiaro).

perchè non posso non dirmi dalemiano

1, 2

Quello che non capisco è come alcuni di voi ancora resistano.

venerdì, gennaio 27, 2006

non so, nell'85 mi piaceva

Ho l'impressione di aver trovato il metodo infallibile per riconoscere il momento in cui uno entra nel ramo discendente della parabola.

Se alzandoti e vedendo dalle finestre la più intensa nevicata degli ultimi 20 anni inizi a imprecare sonoramente, vuol dire che sei diventato adulto (vecchio?).

il piccolo mostro, invece, la neve lo costringe a muoversi in autobus con la mamma, e questo lo ha tramutato nel bambino più felice del mondo.

mercoledì, gennaio 25, 2006

bang bang

Devo dire che allo scoppiare della polemica sull'allungamento della legislatura ho pensato: che vuoi che possano combinare di peggio in 15 miseri giorni?
Ecco, ieri pomeriggio ho avuto la risposta: fosse finita addirittura 15 giorni prima sarebbe stato meglio, con l'ultima perla (anzi, con le ultime munizioni sparate) la maggioranza ha veramente passato il segno.
Non so, a me questo sembra IL passo precipitoso verso la barbarie (e grazie al solito grande Zucconi!).
Aumenteranno le armi in giro, e le armi servono a una cosa sola. Aumenteranno gli omicidi. E non necessariamente le vittime saranno tra i malviventi. Anzi, è probabile che saranno tra i cittadini che penseranno di potersi difendere da soli, o tra coloro che si troveranno in mezzo, incolpevoli, alle sparatorie degli improvvisti giustizieri.

Un successo della lega, si dice. La solita irresponsabile merce di scambio legislativa, io direi. Ma questa volta causerà morte e dolore, letteralmente. Questa volta, se mi è permesso esagerare con la retorica, la maggioranza e il suo leader non mi divertono più come la solita grottesca macchietta, ma mi spaventano drammaticamente come degli irresponsabili con le mani macchiate di sangue.

martedì, gennaio 24, 2006

a lot of misprints

Pare che la nuova edizione (einaudi) de "l'incanto del lotto 49" sia pessima e piena di antipatici refusi.
Da stasera, lettura comparata con la vecchia edizione E/O.

update: qui e nei commenti vorremmo anche stigmatizzare la incongruità della illustrazione di copertina, che in luogo di un corno postale con sordina piazza una volgare tromba in ambientazione notturno-jazzistica

venerdì, gennaio 20, 2006

Volevo fare un post sulla visita del presidente.
Volevo farcene uno divertente, ironico, magari addirittura sarcastico, cacciarci del cinismo, tirarne fuori qualcosa di cool.
Il materiale ci sarebbe: le centurie di forze dell'ordine che calano sulla città in ostaggio dalla mattina presto, la mostruosa macchina organizzativa, la corte dei miracoli presidenziale, la facilità con la quale avrei potuto introdurre un'arma da fuoco se fossi stato un malintenzionato.

Oppure buttarla sullo stile: quel tizio azzimatissimo che nell'aula dell'incontro con le autorità accademiche aggiusta la pendenza delle bandiere, ravvia le code di cavallo dei corazzieri e ne sistema le nappe secondo un suo imperscrutabile disegno. O il dress code degli accademici all'occasione e la mappa gerarchica dei posti a sedere.

Al proposito si dovrebbe discettare sulla presenza del Vescovo, in detta aula, tempio della scienza e del sapere laici, nella citta che vide i successi illuministi e illuminanti (calembour!) del Volta (cosa diavolo ci entrava il Vescovo, non ce la faccio con tutta la buona volontà a capirlo, a me addirittura sembra una presa per il culo).

Si potrebbe scherzare sulle frasi di rito, sulla retorica, sul presidente che rivolge un appello ai giovani e, su una cinquantina di persone, sotto i 40 c'eravamo io e due studenti, e lui guardava in giro e strizzava gli occhi per cercare i destinatari del messaggio.

Invece niente, non mi viene niente, se non che quando è entrato e tutti si son messi ad applaudire (e poi anche dopo, ogni volta che salutava, che parlava, che stringeva una mano) aveva un sorriso così vero, così fanciullo e saggio insieme, che io quasi quasi mi commuovevo, e ho provato la soddisfazione di vedere, una volta tanto, l'uomo giusto al posto giusto.
Nonchè qualcosa che immagino simile al patriottismo.

Oddio, è durato suppergiù fino al primo Tg della sera.

Stamattina andava già meglio

venerdì, gennaio 13, 2006

le mie 5

devo avere sempre in casa almeno due bottiglie di vino.

mi rado (quando mi rado) solo se sono rigorosamente digiuno.

mi sono accorto che quando prendo un farmaco (qualsiasi farmaco) devo rileggere il foglietto delle avvertenze e modalità d'uso. tutte le volte che lo prendo. anche se è l'aspirina.

quando vedo il papa in tv (qualsiasi papa) devo cambiare immediatamente canale.

spesso, per cadere serenamente tra le braccia di morfeo, mi vedo costretto a immaginare nei dettagli l'efferato omicidio di qualcuno che nel dato periodo mi provoca una qualche forma d'ansia

"Credo di non aver detto nulla di penalmente rilevante...

... solo la solita serie di cazzate, tipo quelle dell'altra sera da Vespa, mica vorrete incriminarmi anche per quello che dico, siamo in un paese libero, comunisti!"

mercoledì, gennaio 11, 2006

Immaginate che il Capo dello Stato debba venire in visita nella vostra cittadina.
Immaginate di fare (indegnamente) parte di un organo accademico che egli incontrerà, e che magari vi passerà vicino per qualche secondo.
Immaginate di non possedere un vestito per l'occasione.
Che fate?
a) il blazer blu decennale, un pantalone grigio dal fondo dell'armadio, e via morbidi
b) acquisto di completo dozzinale (in saldo) che tanto non lo metterò mai più
c) acquisto di completo fico (in saldo) che sarebbe anche ora che tu lo possedessi

e nelle ipotesi b) e c), che cosa? Gessato? Fumo di londra? Blu?
Aiutatemi (accetto anche bonifici).

(update sul ginocchio: ho rotto menisco e crociato anteriore e mi vogliono operare. seguirà post e sondaggio)

giovedì, gennaio 05, 2006

outing

Stamane, stampellando affannato dietro ai saldi, mattiniero come solo uno in ferie che ha portato il pupo al nido, ho incrociato il mio libraio di fiducia. Ha salutato con una battuta che mi ha fatto sospettare che legga questo blog (oppure che mi abbia messo dei microfoni in casa: non so quale delle due opzioni denunci maggiormente il mio penchant paranoide). In ogni caso, approfitto di questo spazio per liberarmi la coscienza: gli devo confessare che dall'inizio delle ferie ho bruciato in modo colpevole eoni di tempo libero. Invece di affrontare letture per elevare lo spirito, o darmi a titoli da lasciar poi cadere nella conversazione per convincere gli interlocutori dei miei gusti terribilmente snob, mi sono incartato nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Comprati di nascosto in librerie fuori città. Che roba è? Credo si possa definire pulp (se non trash) fantasy. Guerre, violenza, lupi, stupri, incesti, tradimenti e omicidi a fiumi. Dopo tremila pagine non si accenna a venirne fuori, ora mi rimangono le ultime 500, poi rimarrò lì come uno scemo ad aspettare la traduzione del resto. Come un tossico, anzi, che quando quel disgraziato di Miguel mi ha regalato il primo volume, ho capito il pericolo che correvo (io guardo un posto al sole da dieci anni) ma mi son detto "smetto quando voglio".

mercoledì, gennaio 04, 2006

buon anno

D'accordo, l'abbigliamento è quello che è, alla Fantozzi. Guanti in lana cotta tipo spedizione sull'Annapurna anni '50, un gilè di piumino con manica in lana (da giornata di sole) anni '70, una maglia di lana appartenuta a mio padre spessa 1 cm, una cuffia Gallo sciccosissima in lana/cashmere pressochè inutile a coprire le orecchie, pantaloni da sci decathlon da 30 euri. Un tutore in metallo e neoprene per il ginocchio sinistro, da tempo senza menisco e legamenti. Sci e scarponi a noleggio. E dopo 15 anni di assenza dalle piste, via.
Ore 10, 28 dicembre, giornata metereologicamente più infausta dell'inverno, so far. Val di Fassa.


ho bisogno di un paraorecchie
sciare è bellissimo
con questi nuovi sci corti e strani si fa la metà della fatica
sciare è come andare in bicicletta

ore 11.30 sosta rifugio
sacher torte


sciare è molto bello, ma ricordo che avevo smesso anche per questo cazzo di freddo
meno male che hanno aggiunto le bolle, sulle seggiovie, qualche minuto di tregua
fumare sulla seggiovia è una figata
possibile che in 15 anni non abbiano trovato un modo per rendere meno scomodi gli scarponi?

ore 14 sosta rifugio
panino birretta con musica tecno a 2200 metri. bah.

chi l'avrebbe mai detto
potrò portare pietro e insegnargli a sciare
sono stato un pavido pazzo a restare lontano dalle piste per tanto tempo
paura di cosa poi, con la ginocchiera che cazzo me ne frega
nemmeno una caduta, nonostante la nevicata polare

Ore 15.45
Manca un km all'auto.
Arriva un messaggio del Nico, noto portasfiga, mi fa gli auguri per le feste.

non gli rispondo, ancora qualche minuto, siamo arrivati, ora lascio andare gli sci che vedo un falsopiano e son stufo di spingere

macccecazz...
SBAM
crack

cristo il ginocchio destro
...

seguono discesa in un doloroso spazzaneve, motoslitta guidata da altoatesino pazzo, medico tunisino alla asl, diagnosi fantasiose, flasback di mesi passati a zoppicare sull'altra gamba, ginocchio che diventa melone.


Direi che posso tralasciare il deprimente racconto della settimana testè trascorsa.
Aggiungo solo una cosa, per concludere.
Sciare è come andare in bicicletta, non dimentichi più.
La stessa cosa vale per la deambulazione con stampelle.