venerdì, marzo 31, 2006

il nove aprile facciamo un a colletta

poi vedete voi come valutare il fatto, ma sono almenoo 10 giorni che Fassino tutte le volte che lo vedo in tv indossa la stessa (orribile) cravatta

giovedì, marzo 23, 2006

Forse dal film giusto al momento giusto?

Pare che il nuovo tormentone morettiano sarà: "da dove vengono tutti questi soldi?"


Non fraintendetimi, io adoro Moretti, ma insomma, da quel che leggo del film, la data di uscita mi sembra poco elegante (che spot, la prima campagna elettorale dopo i girotondi!) o molto megalomane (ex-compagni, vi do la spinta finale alla vittoria!).
Come dite? La seconda che ho detto? Già.
Ah, qualcuno ha voglia di teneremi il pupo domani sera?

mercoledì, marzo 22, 2006

another blog bites the dust

ecco, giusto per tornare al post di ieri, mi è sovvenuto che devo assolutamente consegnare il referaggio di un progetto di ricerca entro venerdì, e quindi ho buttato un paio d'ore con google page creator (ma vanz, tre minuti? son così testone?) per questo.

martedì, marzo 21, 2006

?

qualcuno mi spieghi: quando lavoro e ho mille cose da fare, devo rubare almeno un'ora al giorno per leggere i blog e scribacchiare post e commenti.
Ora che sono a casa a oziare (fisioterapia a parte) quasi me ne dimentico.

mercoledì, marzo 15, 2006

nano nano

ieri sull'autobus:
"ma quando è berlusconi?"
"subito dopo pupo... "(ride)

martedì, marzo 07, 2006

back in action(?)

Tre notti ospedale, camera da quattro letti, 6 compagni di stanza complessivi (heavy rotation della sanità formigoni style), tutti under 40, tutti (tranne il sottoscritto) tatuati, un campionario di incidenti folli. Era dai tempi del collegio che non mi divertivo in quel modo: metti 4 maschi in una stanza, costretti a letto, possibilmente eterogenei per occupazione e passioni, possibilmente saturi di anestetici e antidolorifici pesanti, e il clima diventa quello di un bar sport, molto più rilassato.

C'è da dire che certe situazioni rafforzano il cameratismo tra sconosciuti: quando per esempio per far bere un tizio ci si deve metter in altri due pazienti. Quello con le mani ingessate che non risce ad aprire la bottiglietta e la porta a quello che ha la gamba immobilizzata per poi portarla aperta con la cannuccia a quello inchiodato con la schiena in trazione.

Per quanto mi riguarda, tutto ok: entrato ore 7, ore 7.50 mi hanno drogato così bene che ho accettato, senza troppe discussioni con una anestesista incazzosa, una anestesia spinale, e poi mi son goduto l'intervento sull monitor, entusiasta della tecnica, della mano del luminare che mi spiegava i passaggi, dei colpi di scalpello che sentivo solo con le orecchie. Mi sembrava quasi di far parte della equipe che si affannava al di là del telo. Poi sulla efficacia della faccenda ne riparliamo tra qualche settimana.

giovedì, marzo 02, 2006

ok, now panic!

sottotitolo: tranquillizzare il paziente è il primo passo per una medicina migliore


"Pronto?"


"Buongiorno, le telefono dal policlinico XXX per il suo intervento di domani.
Si presenti in reparto alle 7"

"così presto? ma quando mi operano?

"E' il primo"

"ma un orario approssimativo? Tipo le 8, le 9?"

"Prima! Le ho detto che è il primo.
Dunque, stasera cena con una pastina, poi si fa una peretta"

"EH?"

"Si, un clistere, insomma, lo trova in farmacia"

"AH!"

"E poi stasera si rada il ginocchio.
E l'inguine."

"COOSA?"

"Si, si rade l'inguine e il ginocchio, ma solo dalla parte malata.
La saluto"

"..."

Bene, io ora vado a casa a svenire, poi telefono a una mistress S/M e mi faccio preparare per l'intervento. Ci si risente tra qualche giorno

mercoledì, marzo 01, 2006

il dono

Immaginate di essere un po' apprensivi e di avere una operazione programmata. Niente di che, le cose gravi sono altre, per la carità. Comunque un par d'ore di intervento, e un postoperatorio noioso, e una riabilitazione lunghetta, diciamo un mese senza camminare e guidare. Preoccupazione, pessimismo, una vaga ansia, autorassicurazioni ripetute come mantra.
Sistemare tutto, programmare il lavoro dei collaboratori (aiuta volersi credere necessari), approntare ogni cosa per la lunga degenza casalinga (affidarsi alla nevrosi del controllo totale è sempre meglio che farsi prendere dal panico), pensare a un bel post ironico e apotropaico.
Poi arriva il giorno prima del ricovero, e mentre vi fate l'ultima nuotata che poi chissà quando, dal policlinico vi lasciano un messaggio sulla segreteria per dirvi che per faccende di sala operatoria è tutto rimandato di 24 ore.
Certo esagero, ma uno si sente come se gli avessero regalato un giorno extra.