buon anno
D'accordo, l'abbigliamento è quello che è, alla Fantozzi. Guanti in lana cotta tipo spedizione sull'Annapurna anni '50, un gilè di piumino con manica in lana (da giornata di sole) anni '70, una maglia di lana appartenuta a mio padre spessa 1 cm, una cuffia Gallo sciccosissima in lana/cashmere pressochè inutile a coprire le orecchie, pantaloni da sci decathlon da 30 euri. Un tutore in metallo e neoprene per il ginocchio sinistro, da tempo senza menisco e legamenti. Sci e scarponi a noleggio. E dopo 15 anni di assenza dalle piste, via.
Ore 10, 28 dicembre, giornata metereologicamente più infausta dell'inverno, so far. Val di Fassa.
ho bisogno di un paraorecchie
sciare è bellissimo
con questi nuovi sci corti e strani si fa la metà della fatica
sciare è come andare in bicicletta
ore 11.30 sosta rifugio
sacher torte
sciare è molto bello, ma ricordo che avevo smesso anche per questo cazzo di freddo
meno male che hanno aggiunto le bolle, sulle seggiovie, qualche minuto di tregua
fumare sulla seggiovia è una figata
possibile che in 15 anni non abbiano trovato un modo per rendere meno scomodi gli scarponi?
ore 14 sosta rifugio
panino birretta con musica tecno a 2200 metri. bah.
chi l'avrebbe mai detto
potrò portare pietro e insegnargli a sciare
sono stato un pavido pazzo a restare lontano dalle piste per tanto tempo
paura di cosa poi, con la ginocchiera che cazzo me ne frega
nemmeno una caduta, nonostante la nevicata polare
Ore 15.45
Manca un km all'auto.
Arriva un messaggio del Nico, noto portasfiga, mi fa gli auguri per le feste.
non gli rispondo, ancora qualche minuto, siamo arrivati, ora lascio andare gli sci che vedo un falsopiano e son stufo di spingere
macccecazz...
SBAM
crack
cristo il ginocchio destro
...
seguono discesa in un doloroso spazzaneve, motoslitta guidata da altoatesino pazzo, medico tunisino alla asl, diagnosi fantasiose, flasback di mesi passati a zoppicare sull'altra gamba, ginocchio che diventa melone.
Direi che posso tralasciare il deprimente racconto della settimana testè trascorsa.
Aggiungo solo una cosa, per concludere.
Sciare è come andare in bicicletta, non dimentichi più.
La stessa cosa vale per la deambulazione con stampelle.
Ore 10, 28 dicembre, giornata metereologicamente più infausta dell'inverno, so far. Val di Fassa.
ho bisogno di un paraorecchie
sciare è bellissimo
con questi nuovi sci corti e strani si fa la metà della fatica
sciare è come andare in bicicletta
ore 11.30 sosta rifugio
sacher torte
sciare è molto bello, ma ricordo che avevo smesso anche per questo cazzo di freddo
meno male che hanno aggiunto le bolle, sulle seggiovie, qualche minuto di tregua
fumare sulla seggiovia è una figata
possibile che in 15 anni non abbiano trovato un modo per rendere meno scomodi gli scarponi?
ore 14 sosta rifugio
panino birretta con musica tecno a 2200 metri. bah.
chi l'avrebbe mai detto
potrò portare pietro e insegnargli a sciare
sono stato un pavido pazzo a restare lontano dalle piste per tanto tempo
paura di cosa poi, con la ginocchiera che cazzo me ne frega
nemmeno una caduta, nonostante la nevicata polare
Ore 15.45
Manca un km all'auto.
Arriva un messaggio del Nico, noto portasfiga, mi fa gli auguri per le feste.
non gli rispondo, ancora qualche minuto, siamo arrivati, ora lascio andare gli sci che vedo un falsopiano e son stufo di spingere
macccecazz...
SBAM
crack
cristo il ginocchio destro
...
seguono discesa in un doloroso spazzaneve, motoslitta guidata da altoatesino pazzo, medico tunisino alla asl, diagnosi fantasiose, flasback di mesi passati a zoppicare sull'altra gamba, ginocchio che diventa melone.
Direi che posso tralasciare il deprimente racconto della settimana testè trascorsa.
Aggiungo solo una cosa, per concludere.
Sciare è come andare in bicicletta, non dimentichi più.
La stessa cosa vale per la deambulazione con stampelle.
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