lunedì, gennaio 30, 2006

memo

ricordarsi, l'anno prossimo, di non pronunciare davanti a 107 studenti di età compresa tra i 18 e i 20 anni, frasi come "non dovete assolutamente metterlo in bocca" (riferendosi ad una pipetta graduata, ovviamente) o "ricordatevi di non prenderlo in mano quando è caldo" (il becher, chiaro).

perchè non posso non dirmi dalemiano

1, 2

Quello che non capisco è come alcuni di voi ancora resistano.

venerdì, gennaio 27, 2006

non so, nell'85 mi piaceva

Ho l'impressione di aver trovato il metodo infallibile per riconoscere il momento in cui uno entra nel ramo discendente della parabola.

Se alzandoti e vedendo dalle finestre la più intensa nevicata degli ultimi 20 anni inizi a imprecare sonoramente, vuol dire che sei diventato adulto (vecchio?).

il piccolo mostro, invece, la neve lo costringe a muoversi in autobus con la mamma, e questo lo ha tramutato nel bambino più felice del mondo.

mercoledì, gennaio 25, 2006

bang bang

Devo dire che allo scoppiare della polemica sull'allungamento della legislatura ho pensato: che vuoi che possano combinare di peggio in 15 miseri giorni?
Ecco, ieri pomeriggio ho avuto la risposta: fosse finita addirittura 15 giorni prima sarebbe stato meglio, con l'ultima perla (anzi, con le ultime munizioni sparate) la maggioranza ha veramente passato il segno.
Non so, a me questo sembra IL passo precipitoso verso la barbarie (e grazie al solito grande Zucconi!).
Aumenteranno le armi in giro, e le armi servono a una cosa sola. Aumenteranno gli omicidi. E non necessariamente le vittime saranno tra i malviventi. Anzi, è probabile che saranno tra i cittadini che penseranno di potersi difendere da soli, o tra coloro che si troveranno in mezzo, incolpevoli, alle sparatorie degli improvvisti giustizieri.

Un successo della lega, si dice. La solita irresponsabile merce di scambio legislativa, io direi. Ma questa volta causerà morte e dolore, letteralmente. Questa volta, se mi è permesso esagerare con la retorica, la maggioranza e il suo leader non mi divertono più come la solita grottesca macchietta, ma mi spaventano drammaticamente come degli irresponsabili con le mani macchiate di sangue.

martedì, gennaio 24, 2006

a lot of misprints

Pare che la nuova edizione (einaudi) de "l'incanto del lotto 49" sia pessima e piena di antipatici refusi.
Da stasera, lettura comparata con la vecchia edizione E/O.

update: qui e nei commenti vorremmo anche stigmatizzare la incongruità della illustrazione di copertina, che in luogo di un corno postale con sordina piazza una volgare tromba in ambientazione notturno-jazzistica

venerdì, gennaio 20, 2006

Volevo fare un post sulla visita del presidente.
Volevo farcene uno divertente, ironico, magari addirittura sarcastico, cacciarci del cinismo, tirarne fuori qualcosa di cool.
Il materiale ci sarebbe: le centurie di forze dell'ordine che calano sulla città in ostaggio dalla mattina presto, la mostruosa macchina organizzativa, la corte dei miracoli presidenziale, la facilità con la quale avrei potuto introdurre un'arma da fuoco se fossi stato un malintenzionato.

Oppure buttarla sullo stile: quel tizio azzimatissimo che nell'aula dell'incontro con le autorità accademiche aggiusta la pendenza delle bandiere, ravvia le code di cavallo dei corazzieri e ne sistema le nappe secondo un suo imperscrutabile disegno. O il dress code degli accademici all'occasione e la mappa gerarchica dei posti a sedere.

Al proposito si dovrebbe discettare sulla presenza del Vescovo, in detta aula, tempio della scienza e del sapere laici, nella citta che vide i successi illuministi e illuminanti (calembour!) del Volta (cosa diavolo ci entrava il Vescovo, non ce la faccio con tutta la buona volontà a capirlo, a me addirittura sembra una presa per il culo).

Si potrebbe scherzare sulle frasi di rito, sulla retorica, sul presidente che rivolge un appello ai giovani e, su una cinquantina di persone, sotto i 40 c'eravamo io e due studenti, e lui guardava in giro e strizzava gli occhi per cercare i destinatari del messaggio.

Invece niente, non mi viene niente, se non che quando è entrato e tutti si son messi ad applaudire (e poi anche dopo, ogni volta che salutava, che parlava, che stringeva una mano) aveva un sorriso così vero, così fanciullo e saggio insieme, che io quasi quasi mi commuovevo, e ho provato la soddisfazione di vedere, una volta tanto, l'uomo giusto al posto giusto.
Nonchè qualcosa che immagino simile al patriottismo.

Oddio, è durato suppergiù fino al primo Tg della sera.

Stamattina andava già meglio

venerdì, gennaio 13, 2006

le mie 5

devo avere sempre in casa almeno due bottiglie di vino.

mi rado (quando mi rado) solo se sono rigorosamente digiuno.

mi sono accorto che quando prendo un farmaco (qualsiasi farmaco) devo rileggere il foglietto delle avvertenze e modalità d'uso. tutte le volte che lo prendo. anche se è l'aspirina.

quando vedo il papa in tv (qualsiasi papa) devo cambiare immediatamente canale.

spesso, per cadere serenamente tra le braccia di morfeo, mi vedo costretto a immaginare nei dettagli l'efferato omicidio di qualcuno che nel dato periodo mi provoca una qualche forma d'ansia

"Credo di non aver detto nulla di penalmente rilevante...

... solo la solita serie di cazzate, tipo quelle dell'altra sera da Vespa, mica vorrete incriminarmi anche per quello che dico, siamo in un paese libero, comunisti!"

mercoledì, gennaio 11, 2006

Immaginate che il Capo dello Stato debba venire in visita nella vostra cittadina.
Immaginate di fare (indegnamente) parte di un organo accademico che egli incontrerà, e che magari vi passerà vicino per qualche secondo.
Immaginate di non possedere un vestito per l'occasione.
Che fate?
a) il blazer blu decennale, un pantalone grigio dal fondo dell'armadio, e via morbidi
b) acquisto di completo dozzinale (in saldo) che tanto non lo metterò mai più
c) acquisto di completo fico (in saldo) che sarebbe anche ora che tu lo possedessi

e nelle ipotesi b) e c), che cosa? Gessato? Fumo di londra? Blu?
Aiutatemi (accetto anche bonifici).

(update sul ginocchio: ho rotto menisco e crociato anteriore e mi vogliono operare. seguirà post e sondaggio)

giovedì, gennaio 05, 2006

outing

Stamane, stampellando affannato dietro ai saldi, mattiniero come solo uno in ferie che ha portato il pupo al nido, ho incrociato il mio libraio di fiducia. Ha salutato con una battuta che mi ha fatto sospettare che legga questo blog (oppure che mi abbia messo dei microfoni in casa: non so quale delle due opzioni denunci maggiormente il mio penchant paranoide). In ogni caso, approfitto di questo spazio per liberarmi la coscienza: gli devo confessare che dall'inizio delle ferie ho bruciato in modo colpevole eoni di tempo libero. Invece di affrontare letture per elevare lo spirito, o darmi a titoli da lasciar poi cadere nella conversazione per convincere gli interlocutori dei miei gusti terribilmente snob, mi sono incartato nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Comprati di nascosto in librerie fuori città. Che roba è? Credo si possa definire pulp (se non trash) fantasy. Guerre, violenza, lupi, stupri, incesti, tradimenti e omicidi a fiumi. Dopo tremila pagine non si accenna a venirne fuori, ora mi rimangono le ultime 500, poi rimarrò lì come uno scemo ad aspettare la traduzione del resto. Come un tossico, anzi, che quando quel disgraziato di Miguel mi ha regalato il primo volume, ho capito il pericolo che correvo (io guardo un posto al sole da dieci anni) ma mi son detto "smetto quando voglio".

mercoledì, gennaio 04, 2006

buon anno

D'accordo, l'abbigliamento è quello che è, alla Fantozzi. Guanti in lana cotta tipo spedizione sull'Annapurna anni '50, un gilè di piumino con manica in lana (da giornata di sole) anni '70, una maglia di lana appartenuta a mio padre spessa 1 cm, una cuffia Gallo sciccosissima in lana/cashmere pressochè inutile a coprire le orecchie, pantaloni da sci decathlon da 30 euri. Un tutore in metallo e neoprene per il ginocchio sinistro, da tempo senza menisco e legamenti. Sci e scarponi a noleggio. E dopo 15 anni di assenza dalle piste, via.
Ore 10, 28 dicembre, giornata metereologicamente più infausta dell'inverno, so far. Val di Fassa.


ho bisogno di un paraorecchie
sciare è bellissimo
con questi nuovi sci corti e strani si fa la metà della fatica
sciare è come andare in bicicletta

ore 11.30 sosta rifugio
sacher torte


sciare è molto bello, ma ricordo che avevo smesso anche per questo cazzo di freddo
meno male che hanno aggiunto le bolle, sulle seggiovie, qualche minuto di tregua
fumare sulla seggiovia è una figata
possibile che in 15 anni non abbiano trovato un modo per rendere meno scomodi gli scarponi?

ore 14 sosta rifugio
panino birretta con musica tecno a 2200 metri. bah.

chi l'avrebbe mai detto
potrò portare pietro e insegnargli a sciare
sono stato un pavido pazzo a restare lontano dalle piste per tanto tempo
paura di cosa poi, con la ginocchiera che cazzo me ne frega
nemmeno una caduta, nonostante la nevicata polare

Ore 15.45
Manca un km all'auto.
Arriva un messaggio del Nico, noto portasfiga, mi fa gli auguri per le feste.

non gli rispondo, ancora qualche minuto, siamo arrivati, ora lascio andare gli sci che vedo un falsopiano e son stufo di spingere

macccecazz...
SBAM
crack

cristo il ginocchio destro
...

seguono discesa in un doloroso spazzaneve, motoslitta guidata da altoatesino pazzo, medico tunisino alla asl, diagnosi fantasiose, flasback di mesi passati a zoppicare sull'altra gamba, ginocchio che diventa melone.


Direi che posso tralasciare il deprimente racconto della settimana testè trascorsa.
Aggiungo solo una cosa, per concludere.
Sciare è come andare in bicicletta, non dimentichi più.
La stessa cosa vale per la deambulazione con stampelle.