giovedì, maggio 31, 2007

il lavoro giusto per un ansioso

Non sono morto, ho solo la testa molto occupata.

negli ultimi due mesi ho: gesito carte di credito online, maneggiato enormi database excel, organizzato catering, prenotato alberghi, reperito fondi (pochi, per ora), procacciato bottiglie di vino (tante) da cantine sponsor, funzionato da ufficio reclami online, parlato con ambasciate per far ottenere visti a studiosi (presunti) provenienti da paesi esotici. Insomma, lavoro da vero scienziato. E tutto a gratis, eh. E con la prospettiva che se va male farò da parafulmine, se va bene il merito se lo piglia il capo.
Il bello, cmq arriva adesso. Stanotte ho sognato che era la mattina dell'inizio del congresso e non avevamo i badge con i nomi.

per inciso: non avrei mai potuto gestire tutto codesto caos senza gmail sul cellulare, netvibes e la capacità di firefox di ricordare tutte le 10 pwd connesse a sto macello

mercoledì, maggio 09, 2007

Aiuto! Sono di sinistra ma sto diventando stupido.

Due tra i blog che leggo con più assiduità hanno rilanciato nei giorni scorsi la dolente missiva del lettore di repubblica che si scopre suo malgrado (?) razzista, affrontando due annosi temi: la cultura della legalità è di destra o di sinistra? e come si fanno rispettare le leggi? Con la repressione (metodo di destra) o con la tolleranza (metodo di sinistra)?
Nei post (e nei commenti) manca però un punto. I due sono in buona compagnia, in quanto il suddetto punto è mancato anche da Veltroni nella sua risposta.

Il razzismo e la legalità non c'entrano nulla. Primo, perchè chiunque abbia fatto qualche "buona lettura" come sostiene l'addolorato lettore di Repubblica sa che non esistono differenze di "senso etico" che abbiano basi biologiche, e quindi il razzismo è una teoria intrinsecamente stupida. Il razzismo è il modo che abbiamo di scaricare la paura (di essere di mostri, ladri, stupratori, disonesti) sugli altri, possibilmente diversi da noi, possibilmente più disgraziati di noi.
Ora, può anche darsi che certi crimini siano apparentemente più presenti all'interno di comunità straniere disagiate, ma probabilmente basterebbe guardare le statistiche usando indicatori non basati sulla provenienza geografica, ma sul reddito, sulla scolarità, sull'accesso a servizi essenziali di assistenza, sulle opportunità culturali e cose simili. Sono certo che non osserveremmo differenze tra delitti di varia natura compiuti disgraziati italiani e di diverse etnie. Che poi infatti uno la mattina apre il giornale e trova questo.
Poi il discorso della legalità è sacrosanto, e per inciso son d'accordo col Vanz. E
poi dire che uno che vuole la legalità sia razzista è stupido due volte: una per quanto detto fino ad ora, l'altra è che se esiste di un popolo amorale e sempre pronto a fottere la legge, questo è il nostro.

giovedì, maggio 03, 2007

una festa laica

poi uno pensa che viviamo in un paese nel quale è normale dire che i politici sono tutti ladri ma ci si scandalizza se si afferma che parte del clero spaccia scemenze