martedì, maggio 30, 2006

e ora qualcosa di drammaticamente serio!

Quando morì, io avevo poco più di tre anni. Non ho un ricordo, se non forse qualcosa di vago, ma temo di aver fatto confusione con brandelli di sogni di quando, parecchio più grande, l'inconscio sperava tornasse, magari per dirgliene quattro. E poi un momento nel quale la nonna nel cortile di casa sua mi dice che è partito per un lungo viaggio. La cosa curiosa è che morì una ventina di giorni dopo lo sbarco sulla luna, e io quella faccenda me la rammento, era luglio, mi ricordo che ero al lago. Di lui invece nulla, nemmeno il ricordo di un ricordo.
Adesso mio figlio ha poco meno di tre anni, vede capisce e registra tutto, e mi chiedo: se dovessi andarmene (ehi, magari perchè mi stufo di sua madre, ecco, che suona meno iettatorio) anche lui poi non ricorderebbe nulla? Mi sembra una prospettiva sconcertante. Anche perchè, diciamocelo, il lavoro è gratificante, ma parecchio faticoso e a volte pure noioso (provate voi a rispondere a domande tipo "pecchè quetto è blu?" decine e decine di volte al giorno).
Eppure niente, io di mio padre non ho un ricordo che è uno. Uno shock, una rimozione? Il dr. F sosteneva, a propositi dei ricordi selezionati, che avessi voluto spedirlo sulla luna, quel padre mancato; se devo dire, une delle sue interpretazioni meno convincenti. Forse i padri un tempo non passavano così tanto tempo con i bimbi così piccoli? O magari io non ero così sveglio come mio figlio? Vattelapesca. Io non ricordo niente (e di conseguenza improvviso molto).

lunedì, maggio 29, 2006

mi sembrava carino farvelo sapere

sabato sera a cena in brianza ho conosciuto un tizio che ha una ditta di parrucche, che mi ha spiegato serio che il mondo è governato dagli arabi e che anche bush è un loro scagnozzo, e che dalla brianza ogni tanto scende alla certosa di Pavia per comprare le goccie imperiali da correggerci il caffè la mattina.

giovedì, maggio 25, 2006

più tasse per tutti

Ferve, dopo il cambio di ministro (auguroni a Fabio Mussi di fare un buon lavoro, che noi se ne ha un gran bisogno), il dibattito sullo stato della università italiana. Trovate un bel po' di stimoli qui, ad opera della sempre puntuale Angelita che parte da un articolo di Citati e uno di Zingales. ( qui anche la risposta del neoministro).

Riguardo al problema delle tasse universitarie sono assolutamente d'accordo con Angelita: 5 anni di prestito a 15000€ l'anno, come propone Zingales, sono una enormità.
Le tasse però vanno alzate e pure sensibilmente, questo è un dato di fatto: l'FFO (il fondo di finanziamento ordinario) è in discesa da anni, e non credo basterà la volontà politica di farlo risalire per dare ossigeno alle asfittiche (eufemismo) casse delle università italiane.

Le tasse vanno alzate, allora. Quanto?
Qui da noi ora si fa circa così. Sotto i 5000 € di isee non si paga niente. Sopra i 50.000 si paga il pieno (una cifra intorno ai 2 k€). In mezzo, una percentuale in proporzione al reddito.
Aumentiamo le tasse? Facciamo sopra i 5000 € l'anno? Facciamo 10000?
Sia previsto un livello minimo di reddito familare sotto il quale dalle tasse si è dispensati completamente (10-15 k€ l'anno?) e un livello oltre il quale si paga l'intero ammontare (100 k€?). E in mezzo una crescita progressiva della percentuale da pagare, proporzionale a indicatori tipo isee. La pendenza e la forma della curva che identifica la percentuale da pagare in funzione del reddito la si studia e la si lima in base a scelte politiche, economiche, etiche, ma soprattutto alle necessità di bilancio della sede universitaria, che avrà cura di tenerle comunque più basse possibile per attrarre il maggior numero di studenti.
Insomma, che una famiglia che ha un reddito di 100 k€ paghi una tassa di minimo 5 k€ per l'università del figlio non lo trovo affatto uno scandalo.
Che non sia solo lo stato a investire sul futuro dei giovani, ma anche le loro famiglie. In fin dei conti vedo un numero esorbitante di studenti che arrivano qui nel parcheggio dell'università a bordo di costose automobili (venti anni fa saranno stati un quinto di ora, quelli automuniti, e dovevate vedere che carriole guidavamo) o griffati da capo a piedi.
Cioè nulla di male, ma spendessero qualcosa in più anche per farli studiare.
Che non c'e' solo la produzione delle merci, da ossigenare, con i redditi familiari.

Mio dio, inizio a parlare come un vecchio trombone.



avevo un'ora libera

ho appena finito di riordinare il desktop del portatile.

Ho buttato nel cestino un numero esorbitante di inutili articoli scientifici, scaricati sull'onda di un interesse passeggero, di una intuizione farlocca, di un precipitoso abbaglio, e guardati di fretta.
Ho buttato in una cartella nominata "da leggere" una eguale quantità di articoli scientifici scaricati (vedi sopra) e mai più guardati.
Ho ordinati in varie cartelle preesistenti un esiguo numero di utili articoli scientifici.

Buttato nel cestino tutta la cartella "urgente" aggiornata l'ultima volta 3 mesi addietro.
Aperta ed esaminata con una certa ansia la cartella "urgentissimo" che languiva da una settimana: eliminatane la metà, cambiato icona alla cartella (un grosso punto esclamativo rosso).

Pigiati in una cartella "Tesialbertodarivedere" una serie di grafici che si rifiutano di offrire una descrizione fenomenologica che aderisca alla mia visione della problematica in oggetto (sesnori fluorescenti per dicarbossilati alifatici lineari) e che sono in attesa di ulteriore ispirazione (di ulteriori misure non se ne parla, l'alberto si è laureato un anno addietro).
Stesso lavoro con le cartelle "tesimarta" e "tesisandra". Cambiato icona alle cartelle: grosso punto di domanda rosso.

Eliminata le cartelle "legamento crociato", "anestesia spinale", "fisioterapia". Preparata la cartella "otite" (e contestualmente assunto l'impegno che un giorno finalmente dedicherò questo blog esclusivamente alla celebrazione della ipocondria e/o della sfiga). Icona: red alert.
Preparata cartella "congresso2007". Riempita con una nota per ricordarmi di incentivare l'uso del blog che ho creato presso il comitato organizzatore (i miei colleghi vicini di ufficio) che non hanno neppure capito di che cosa si tratti e perchè lo abbia fatto. Icona: teschio.

Buttato tutte le fotografie nella cartella immagini. Eliminato definitivamente l'impegno a riordinarle.
Buttato nel cestino un numero incerto di appunti di registrazioni a servizi online, licenze, setup.exe, volantini, first circular di inviti a congressi, offerte speciali di pixmania.
Per completare, ho addirittura pulito lo schermo.

Poi, finalmente, ho trovato la spazio per installare questo, che al momento mi sembra l'oggetto più bello mai comparso sulla terra.

Ora restano solo 60 giga di disco fisso da passare in rassegna, e magari ordinare la scrivania, quella vera, che il rave delle decine di cavetti incrociati sta generando una tempesta elettromagnetica che solleva tornado di polvere, e agita fotocopie di inutili articoli scientifici fotocopiati sull'onda etcetc...

lunedì, maggio 15, 2006

it overtakes me

nella hall dell'albergo dove mi trovo per il congresso c'è una concentrazione sospetta di bionde pettorute. Vuoi vedere che in concomitanza al nostro c'è un meeting di escort, ho pensato, vuoi vedere che una volta tanto si pranza con qualcuno di interessante. Poi guardo il cartellone in bacheca e scopro che si tratta di un convegno dal titolo "La guerriglia tra i sessi, ovvero come uscire indenni da una relazione con uomini impegnati e/o disimpegnati".
Mi rendo anche conto che è l'unico congresso che c'è, e che io sono invitato come relatore con un contributo intitolato "quello che gli uomini non dicono: la testimonianza di un insider".
Mi butto in acsensore terrorizzato dall'idea che qualcuno possa riconoscermi, imbattendomi in un bellimbusto in smoking che conciona sulle over 30 in cerca di manzo.
Qunado finalmente riesco a uscire, sul pianerottolo del quarantanovesimo piano, mi trovo davanti una donna della quale mi sarei anche potuto innamorare, nel contesto appropriato, solo che guardo in basso e accidenti, pare che il suo stato sia ancora più interessante di prima. Borbotto qualche frase di circostanza (tipo: "adesso son cazzi tuoi") e mi rintano nella suite. Mi butto sul letto cercando di scordarmi tutto. Mentre rantolo il radiatore si trasforma in un cespuglio, dal quale salta fuori un tipo con l'aria losca che mi porta uova al bacon e caffè sproloquiando di cose che comprendo vagamente.

Quando finalmente mi addormento, mi sveglio in un bagno di sudore promettendo di non passare mai più la domenica sera a recuperare settimane di blog.

venerdì, maggio 12, 2006

due velocità

Certo, lui lo hanno operato una decina di giorni prima di me, e ha anche quella decina di anni di meno. Però gli hanno infilato un bel numero di chiodi nella gamba.
Io ho finito la fisioterapia stamane, e zoppico ancora, mi ha detto di fare due mesi di palestra, non riesco a piegare completamente il ginocchio. Er pupone iera sera invece ha giocato la finale di coppa italia.

mercoledì, maggio 03, 2006

Massimo for president

1) Perchè chi lo adora, come il sottoscritto, non può sperare di meglio (diciamolo, a fare il presdelcons, come fai, ti tirano le pietre)

2) Perchè chi non lo apprezza lo fa quasi sempre temendone l'eccessiva propensione alla strategia, alla realpolitik, al cinismo: quale migliore ruolo della presidenza della repubblica per stemperarne l'iniziativa politica?

3) Perchè anche i suoi avversari non possono non riconoscergli una estrema correttezza (adesso i maligni diranno che è più corretto con gli avversari che con gli alleati, ma allora si torna al punto 2)

4) Perchè è giunto il momento di tirar fuori le palle: tanto sappiamo tutti che se i 25 K voti in più fossero andati al centrodestra ci avrebbero imposto un Casini, un Letta o un Buttiglione.

( così scrivendo, ovviamente, si sottoscrive l'appello di Squonk)