e ora qualcosa di drammaticamente serio!
Quando morì, io avevo poco più di tre anni. Non ho un ricordo, se non forse qualcosa di vago, ma temo di aver fatto confusione con brandelli di sogni di quando, parecchio più grande, l'inconscio sperava tornasse, magari per dirgliene quattro. E poi un momento nel quale la nonna nel cortile di casa sua mi dice che è partito per un lungo viaggio. La cosa curiosa è che morì una ventina di giorni dopo lo sbarco sulla luna, e io quella faccenda me la rammento, era luglio, mi ricordo che ero al lago. Di lui invece nulla, nemmeno il ricordo di un ricordo.
Adesso mio figlio ha poco meno di tre anni, vede capisce e registra tutto, e mi chiedo: se dovessi andarmene (ehi, magari perchè mi stufo di sua madre, ecco, che suona meno iettatorio) anche lui poi non ricorderebbe nulla? Mi sembra una prospettiva sconcertante. Anche perchè, diciamocelo, il lavoro è gratificante, ma parecchio faticoso e a volte pure noioso (provate voi a rispondere a domande tipo "pecchè quetto è blu?" decine e decine di volte al giorno).
Eppure niente, io di mio padre non ho un ricordo che è uno. Uno shock, una rimozione? Il dr. F sosteneva, a propositi dei ricordi selezionati, che avessi voluto spedirlo sulla luna, quel padre mancato; se devo dire, une delle sue interpretazioni meno convincenti. Forse i padri un tempo non passavano così tanto tempo con i bimbi così piccoli? O magari io non ero così sveglio come mio figlio? Vattelapesca. Io non ricordo niente (e di conseguenza improvviso molto).
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