mercoledì, marzo 30, 2005

these charming men

la prossima settimana, a Manchester, un convegno internazionale sulla eredità culturale degli Smiths.

Dovete, dico DOVETE andare a leggervi il progamma.

scelleratezze

Tutti a scandalizzarsi della scellerata scelta di Scelli. Ma pensiamoci, questo pover'uomo è da anni abituato a misurarsi con rapimenti, omicidi, guerre, stragi e tsunami da migliaia e migliaia di morti. Ditemi perchè non dovrebbe utilizzare questi due come testimonial, dato che sono degli esperti nello stesso ramo e che di morti a malapena ne avrebbero totalizzati un centinaio.

martedì, marzo 29, 2005

Einstein (e un ministro) a Pavia

Grande spolvero stamane in occasione del convegno "Spacetime in action". Complice l'annullo speciale del francobollo commemorativo (che ritrae proprio la città di Pavia, nella quale la famiglia Einstein visse intorno tra il 1894 e il 1902, e dove per qualche tempo visse anche un giovane Albert), in occasione dell'anno mirabile di AE e dell'anno mondiale della fisica, era presente anche il responsabile del Dicastero delle Comunicazioni.
Dopo introduzione (in inglese) del chairman, i saluti del del Rettore (in inglese) e del Sindaco (in inglese), è venuto il momento di un insigne cattedratico che ha raccontato (in inglese) per una quindicina di minuti delle manifestazioni in ballo per celebrare AE nel 2005. Per tutto questo tempo, il ministro ha trafficato annoiatissimo con i suoi due cellulari, lanciando ogni tanto distratte occhiate al parterre, composto per metà circa da congressisti, per il resto da locali notabili di AN, aitanti bodyguard, poliziotti in borghese, qualche autorità sparsa e sfaccendati come il sottoscritto. Quindi il Ministro ha preso la parola e ha esordito in inglese: "minchia", mi sono detto. Una frase di saluto e poi via con una bella chiacchierata in italiano. "Ah, ecco!" mi sono risposto.

Finita l'inaugurazione esco in tempo per assistere alla scena di due tizi che incombono su un terzo mostrandogli una enorme patacca di distintivo (presente quella di "dragnet"?) ed estraendo taccuini e arie truci: una cosa tipo identificazione e intanto ci segua. Al che il terzo tizio si rivolge baldanzoso ad un giovane collaboratore (presumo) urlando: "Chiama il prof. XXXX, mi stan portando via perchè volevo parlare col Ministro!". Accorre il prof. XXXX che spiega ai tutori dell'ordine che quell'importuno interlocutore non è un pericoloso sovversivo ma uno dei più famosi fisici italiani. Tutto finisce in gloria, ma faccio in tempo a sentire qualche frase (ciondolavo lì in un rush di delirio da blogger in cerca di scoop) e mi sembra proprio di sentire uno dei poliziotti che dice (suppergiù): "insomma, volevamo solo identificarla e fare qualche domanda, siamo in democrazia, no?". Ora, non ho visto come è andata la (forse solo tentata) conversazione tra scienziato e ministro, e del seguito spero di essermene accorto solo io (in effetti sono stati discreti e i congressisti stavano scattando verso la zona lunch), però che figure, davanti agli ospiti stranieri, signora mia.

soft rock for a soft spring

Che questi giorni abbiano bisogno di una colonna sonora è certo: che abbiate da innamorarvi di nuovo, piuttosto che da fumarvi un cannone sotto un mandorlo in fiore, o da commuovervi per le prime esplorazioni naturalistiche di un piccolo mostro, o da fare aria in casa e togliete le ragnatele dell'inverno, o da buttarvi sul divano in pieno spleen da cambio stagione ...
...che siate una coppia trendy su una decappottabile che torna dalla riviera, o un automobilsta incazzato in coda sulla tangenziale ma finalmente col vetro abbassato, o un intristito microservo con l'ipò sul metrò, o una casalinga con montagne di tende da lavare e metriquadri di vetri da pulire...
Insomma, quando arriva la primavera la soundtrack of our life reclama qualcosa di indimenticabile e nuovo da associare al ritorno alla vita, all'ora legale, al sudore sotto le ascelle e al subbuglio endocrino. Per quella del 2005, il disco è "Nashville" di Josh Rouse.

mercoledì, marzo 23, 2005

inascoltabili ma intriganti

Bloodhag: una band di "edu-core" (in realtà credo death metal) che fa dei pezzi su autori di fantascienza: qui trovate Pynchon, Vonnegut e Burroughs

martedì, marzo 22, 2005

politically incorrect wiki

sarò anche uno che si diverte con poco, ma a me questa uncyclopedia mi fa morire.

domenica, marzo 20, 2005

Become a testimonial!

Ecco, insieme al romanzo, che in questi giorni divoro, il blog del palla. Con esordio delirante.

venerdì, marzo 18, 2005

I once saw Einstein on a train

in UK, Einstein lo festeggian rimando

fiuto da vendere

Tom Maschler è l'uomo che ha fatto conoscere ai britannici Gabriel Garcia Marquez, Thomas Pynchon, Joseph Heller, Tom Wolfe, Kurt Vonnegut e il Roth di Portnoy, tramite la casa editrice Cape Publisher. Che sotto la sua guida ha avuto, tra gli altri, Doris Lessing, John Fowles, Arnold Wesker, Roald Dahl, Ian McEwan, Julian Barnes, John Lennon e Martin Amis come autori. Tra le altre cose, Maschler ha fondato il booker prize. Bene, Maschler ha finalmente pubblicato un suo libro, la sua autobiografia, già indicata come uno degli eventi letterari dell'anno.

mercoledì, marzo 16, 2005

può darsi che una rondine non faccia primavera

Però le cabrio scoperte, i muratori in maglietta e soprattutto le prime coscie al vento...

marx-ismi

che poi a pensarci bene tutta la storia del nicoletti si riduce ad una versione arzigogolata e biliosa della battuta di Groucho sul discutibile appeal della appartenenza a un club così poco esclusivo da essere pronto ad accoglierti tra i suoi membri

martedì, marzo 15, 2005

l'ombelico del golem

la cosa sconcertante dell'articolo di Nuvoletti da tanti linkato e discusso in questi giorni è la sua prospettiva squisitamente provinciale, che di fatto rende priva di senso la polemica. Che senso ha giudicare la blogbolla de noantri senza riferimenti alla stessa realtà su scala globale? Che se uno va a vedere trova mica delle gran differenze. Che se poi anche ci fossero, il Nicoletti dovrebbe perlomeno accennarle, altrimenti chissene.
Che poi appunto, se uno si guarda in giro (grazie vanz) trova consigli come questo

12. link like crazy. link anyone who links you, link your favorites, link your friends. dont be a prude. linking is what seperates bloggers from apes. and especially link if you're trying to prove a point and someone else said it first. it lends credibility even if youre full of shit.

a mostrare che (ovviamente) il gioco del blog deve essere più o meno quello, ovunque

piccolo spazio (contro)pubblicità

i miei colleghi che fanno le analisi delle acque minerali bevono solo acqua di rubinetto.

(io solo evian, ma perchè sono molto radical chic)

lunedì, marzo 14, 2005

e di conseguenza con pessimi risultati

Le prime cento pagine le ho lette con curiosità: d'altronde il respiro sembrava meno provinciale della media dei romanzetti nazionali, il milieu ebraico, la saga che fa ricordare (anche troppo: alcuni caratteri sembran ricalcati) le peripezie della famiglia Gursky, da qualche parte si intravvede (messo lì ad arte) pure un po' di Roth. Solo un po' stucchevole la recherche a tutti i costi di risonanze proustiane. E comunque Bepy non ha un decimo del fascino di Barney Panofsky o di Solomon Gursky.
Poi poco a poco subentra una certa dose di ansia: ma dove andiamo a parare? Quale fantasmagorica sorpresa ci sta preparando con questa giostra di personaggi vieppiù confusamente abbozzati?
Le ultime cento pagine le ho lette irritatissimo saltando interi paragrafi. Alla quinta ripetizione di "apotropaico", usato forse proprio come rito propiziatorio, (ma ci sono tanti altri esempi di termini iterati con l'entusiasmo di chi sembra subirne un fascino appena scoperto), la tentazione di gettarlo contro il muro è stata forte.
Ma è solo nelle ultime 30, dove si capisce che tutto è ridotto alla narrazione, per quanto discretamente scritta (come il resto, del resto), banale, superficiale e imbrazzante delle pene d'amore di un paio di adolescenti, che mi sono accorto di essermi fatto infinocchiare dalla pubblicità, come un babbeo.
E dire che the petunias l'aveva già detto, e che su IBs.It la controcampagna è esplosa da tempo

E ora, per disintossicarmi, Manchette e Leonard.

venerdì, marzo 11, 2005

piccolo apdeit tecnico


e proviamo il feed sui commenti, su ingiunzione di JC. Il bottoncino qui mostrato lo ritrovate a destra insieme agli altri.
(powered anche questo da haloscan)

aldo, avrei un'altra risposta

"Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani?"

Beh, direi che se uno è almeno un poco nevrotico, quando ha un figlio inizia a rivivere tutto da quando ha memoria, e prega che alla sua prole il grosso sia risparmiato.

giovedì, marzo 03, 2005

si applica anche ai blog?

Inverse Law of Usenet Bandwidth: "The more interesting your life becomes, the less you post... and vice versa." (John Barger, 1994)

Via Undernews

sì, il metallo col freddo...

non usate mai, dico mai, specie se avete l'auto parcheggiata in doppia fila in una città paralizzata da 20 cm di neve, la chiave dell'accensione per compiti che non siano squisitamente i suoi (tipo tentare di aprire l'astuccio dove tenete le catene). La mattina si potrebbe trasformare in un inferno bianco.

mercoledì, marzo 02, 2005

what lies beneath (the spot)

M: "vai a chiamare quel cazzone di tuo padre, è quattro ore che sta giù al fiume"
...
F: "ehi mummia, è pronto il pranzo, dice la mamma di muovere il culo"
P: "ARRIVO SUBITO!" (banda di cagacazzi, non si può neppure pescare in pace)
F: "mamma, non ha preso di nuovo una cippa"
M: "E allora insalata, anche oggi. Con l'olio cuore, così impara."
...
P: "ECCOMI RAGAZZI" (adesso gli faccio il salto, che la rompiballe si incazza)

M: (eccolo che salta il cancello, lo stronzo, ci scommetto che prima o poi ci lascia un malleolo)

martedì, marzo 01, 2005

aiutati che GOD ti aiuta

E' nato. Una sorta di divinità al vostro servizio, dicono gli autori.
(due blog nuovi e arrapanti in un giorno solo, signora mia, dove andremo a finire, si dotassero almeno di feed)

che emozione

Ulrico mi segnala un blog davvero pynchoniano, mica come questo.
E, soprattutto, tenunto da Oedipa.

sotto spirito

insomma, buona parte dell casino viene dal fatto che questi qui insistono col papa imbevuto di spirito santo, che quindi non potrebbe sbagliare nemmeno divorato dalla vecchiaia. Parliamoci chiaro: uno messo come Karol, nessuno di noi lo lascerebbe a curare nemmeno una tabaccheria negli orari di stanca, altro che guidare il vaticano, mi chiedo perchè stiamo qui a disquisire se ormai ci sia o se ce lo facciano fare, anzi dire, quello che vogliono, compresa equazione omosessualità- impero del male.

La chiesa è da secoli irrimediabilmente in ritardo sulle questioni importanti, e il suo inseguimento diventa più affannoso man mano che il mondo accelera progresso e relativi problemi.
E questi niente, non capiscono che finchè insistono con l'infallibilità papale (e con la impossibilità del prepensionamento) e con tutto quello che citano vanz e marco (e relativi commenti) tra le altre cose, si scolleranno sempre di più dalla sensibilità di coloro che la testa provano a usarla per ragionare. Ma forse questo è ormai un target che non interessa, e la Chiesa Cattolica è avviata irrimediabilmente ad essere un prodotto da vendere agli ignoranti, che anche a causa sua si confondono sempre di più con i diseredati, gli ultimi, gli oppressi.

Poi, comunque, massima compassione per la sofferenza della persona, che inizia a ricordare la figura di un povero vecchio boss, ormai ostaggio di ex-sgherri senza scrupoli.

hey hey my my

Lester Bangs. Guida ragionevole al frastuono più atroce. Minimum Fax.
(bella l'edizione, stramba la scelta del titolo)
Una lettura irrinunciabile per tutti coloro che hanno ancora fiducia nel rock, e per tutti quelli che non ce la hanno più.
Per affrontare la lettura nel mood giusto mi sono rifornito di Jack Daniels (anfetamine in questo periodo proprio non è il caso). Indimenticabili le pagine in cui distrugge (affettuosamente?) bowie e jagger, e quelle in cui esalta iggy e gli stooges.
Compratelo, e basta.