Nightmare before Xmas
Vivere (incongruamente) in un comprensorio campagnolo-chic troppo benestante alle porte di una sonnecchiosa città di provincia a volte gioca brutti scherzi.
Tipo che una mattina portando il pupo alla materna trovi un "mercatino natalizio di solidarietà" a prezzi da boutique di Versace:
"solidarietà con chi, mi scusi?"
"guardi, il ricavato andrà tutto all'acquisto di materiale per i nostri bambini"
"ah meno male, mica vorremo dare dei soldi a dei disgraziati che non si è nemmeno certi di dove vanno a finire"
Tipo una recita natalizia che obbliga una cinquantina di persone corte sotto i 5 anni a 44 minuti complessivi (cronometrati) di show, con l'aggiunta di circa 20 minuti di presentazioni del sindaco e dell'assessore, premiazione alle mamme più solerti nell'allestimento del mercatino di cui sopra, il tutto con un affolamento di videocamere nemmeno ci fosse stata Paris Hilton a fare l'angioletto.
Tipo che le recita è una insopportabile accozzaglia di moralismi all'ingrosso sulla necessità di un natale sobrio, con tanto di nonno che racconta di quando riceveva un regalo solo e ci doveva sfangare tutto l'anno, epperò metà dei presenti in sala, maestre incluse, sono coperti di cascmir e barberri.
Tipo che con 'sta faccenda della recita devono aver rotto talmente l'anima ai poveri nani che il mio piccolo fiocco di neve (impeccabile nella performance, cmq) la notte successiva si è svegliato urlando "NON VOLIO L'ASINELLO CATTIVO" e "NOOO, LA RECITA NOOOOO".
Tipo che viene voglia di comprare casa in un quartiere dormitorio, in una bella periferia inquinata, così magari per l'anno prossimo ci si mangia una fetta di panettone, si canta "Tu scendi dalle stelle" e si dorme tranquilli.
In ogni caso siamo sopravvissuti, e siamo pronti a partire per la prova più dura, la turnè invernale parentado. Facciamoci gli auguri, ce ne è bisogno. Buon Natale a tutti.
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