mercoledì, settembre 29, 2004

uno!

Che dire? Oggi Pietro compie un anno. E' stato un anno meraviglioso, non avrei mai creduto che dormire così poco potesse essere così dolce, che tante fantastiche sensaz
SDENG
Scusate! Salve, sono il festeggiato. Sono dovuto interenire (l'ho colpito con il "Bruco Arturo") perchè il vecchio stava evidentemente dando segni di cedimento. Credo siano gli effetti da deprivazione del sonno. Insistono nel mettermi a letto alle 21.30, per poi farsi i fatti loro. Beh, io dopo 6-7 ore mi sveglio bello arzillo e ho voglia di casino.
Pare tiri di aria di bilanci, giusto? Non è stato malaccio come anno. I due matusa mi hanno certamente dato tanto amore, anche se io avrei preferito maggiore lucidità e organizzazione. Conosco gli elettrodomestici fondamentali per la sopravvivenza, adoro soprattutto lavatrice e frigorifero. Mangio come una bestia, finchè dura che me la fanno trovare pronta. Mi puliscono, mi vestono, mi scarrozzano. L'unico problema da un paio di settimane è che la mattina mi portano in un posto pieno di giocattoli, ma colmo anche di stupidi mocciosi. Io per ora mi limito a fare un po' l'offeso, ma ho intenzione di fargliela pagare più avanti. La vendetta è un piatto che va servito freddo.

Comunque, per essere partito da zero, sono abbastanza soddisfatto. Qui sono già il capo. Mi faccio rispettare con pochi e semplici ordini: non serve un gran vocabolario, basta l'autorevolezza e un pubblico succube. Vado dove voglio anche se sembro un pazzo ubriaco. Ho fatto le vacanze in Sardegna. Sono nato il 29 settembre.
Dai, chi vi ricordo?
update: mi sovviene che in sardegna portavo anche la bandana

martedì, settembre 28, 2004

ci saranno problemi di copyright?


Anche a uno poco sveglio come il sottoscritto prima o poi l'illuminazione arriva: quest'anno vistoso restyling delle lezioni in powerpoint via google images! Che voi sappiate, posso usare tutto quello che trovo in giro?

lunedì, settembre 27, 2004

Did you lose an album 37 years ago?


Eccolo, l'album che 37 anni fa fece impazzire Brian Wilson, quello che avrebbe dovuto essere una "teenage symphony to God". Intervistato per l'occasione sull'ultimo numero di UNCUT, BW dice: " If it hadn't been for all those drugs, we'd finished SMiLE and, who knows, maybe I'd be as big as paul McCartney now". Ecco, probabilmente le droghe hanno avuto la loro parte, ma forse anche l'ossessione a scrivere la "perfect popsong", nel contesto del gioco al rialzo iniziato dai fab four con Rubber Soul, ha dato il suo bel contributo a farlo impazzire. Come tutti sanno, la leggenda narra che Pet Sounds, la sua risposta, fu di grande impatto anche presso i Beatles, che dopo averlo ascoltato sfornarono Revolver. Brian non si diede per vinto e iniziò la ricerca del suo Sacro Graal. Perse il lume della ragione alla ricerca della perfezione, e quando arrivò Sgt Pepper fu il colpo di grazia. E ora, macchina del tempo. Via the petunias, ecco il sito per sentire qualcosina.

giovedì, settembre 23, 2004

frullato esilarante

siete stufi delle menate indie? i libertines vi puzzano di trucco? il revival vi ha rotto? siete ansiosi di novità? eccovi The Go! Team. Un incrocio tra Sonic Youth e Sly & The Family Stone (UNCUT) Eccitanti, effervescenti, con voci rap femminili, sample, armoniche, trucchi digitali, lounge, hip hop etcetcetc. Effetto tritatutto, ilarità contagiosa, ascolto già compulsivo.

mercoledì, settembre 22, 2004

articoli avanzati

La rivista "Angewandte Chemie" è uno dei giornali più ambiti per il ricercatore chimico, grazie all'allure conferitagli da un impact factor che oscilla intorno a 8 (chi fa ricerca sa di cosa parlo, agli altri sembriamo pazzi). Quest'anno, incredibile exploit: ho pubblicato ben tre comunicazioni sul suddetto giornale. Prendo l'occasione per invitarvi a dare una occhiata ai titoli (non solo a quelli dei miei lavori, qui, quo e qua) per farvi due risate e prendere ulteriore coscienza della assurdità del mondo contemporaneo e delle cose dietro alle quali si perde un ricercatore scientifico categoria peones. Io per esempio sono orgogliosissimo dell'ultimo, soprattutto per via del titolo, che mi colpì come una epifania quando elaboravo il progettino di ricerca, che una volta tanto ha funzionato come lo pensavo. Niente che cambierà il corso della chimica, e di nessun interesse per il non addetto, ma son soddisfazioni.

martedì, settembre 21, 2004

e io ho ancora Mason & Dixon da iniziare

il prossimo romanzo di Pynchon? Dovrebbe uscire tra un annetto.
Dovrebe essere ambientato a Gottinga agli inizi del XX secolo, protagonista: una giovane matematica russa che faceva parte dell'entourage di Hilbert.
Battuta da nerd: apparteneva allo spazio di Hilbert.



(via pynchonoid & the millions)

lunedì, settembre 20, 2004

il consiglio dello stile

Uno degli effetti positivi dell'inizio della deambulazione del nano e della sua propensione ad assecondare e accelerare il naturale aumento dell'entropia del sistema casa estraendo tutto quello che trova dagli scaffali, c'è che fa saltar fuori cose di cui uno si era quasi scordato. Ieri sera ha scovato un instant-libercolo del 1986 sugli Style Council, il gruppo che Paul Weller fondò dopo lo scioglimento dei Jam e che furoreggiò tra l'84 e l'85, prima di naufragare in un oceano di velleitarismo. Il libercolo in sè è una ciofeca, ma ha avuto il merito di farmi andare a ripescare il meglio del gruppo che ha segnato i miei diciott'anni. Già. Infatti son passati giusto 20 anni dall'inverno 84-85, quando, con due lire tirate su spalando la neve della grande nevicata, corsi a comprare "Introducing the Style Council" e "Cafè Bleu" e il 12" di "Shout to the Top", che portai con me dopo averli riversati su cassetta, in una malinconicissima gita Vienna-Salisburgo, nella quale con quelle note struggenti nelle orecchie, mi struggevo d'amore per almeno un paio di ragazzine della IV C. Mentre nel giugno 85 preparai la maturità con "Our favourite shop" e quella copertina che non smettevo di analizzare con piglio feticista, come potessi entrare nella zucca di Weller (provate a farlo con quella del CD, vi cavate li occhi). Ma sto divagando.
Insomma, PW nel 77 lancia THE JAM, un gruppo nato come punk band sulla scia di Clash e Pistols ma di osservanza Townshediana, verso la cima delle hit virando lentamente nel RnB incazzato. Ma nel 1982, quando sono all'apice del successo, lo scioglie, e nel 1983, insieme a Mick Talbot (che aveva già militato nei Dexys Midnight Runners), fa esordire The Style Council con un pezzo soul tutto fiati e allegria, seguito a breve da un funky incazzatissimo e da un esotico pezzo languidissimo. Roba da matti. PW ha creato un ensemble/gruppo/concilio che fa musica divertente, molto cool, jazzata, elegante, quasi estetizzante, ma con testi di questo tipo, contro la politica del lavoro della lady di ferro, e intitola pezzi "Droppin' bombs on the Whitehouse" (che ora come minimo gli arriverebbe la Delta Force in studio di registrazione).
Copertine come quelle non le avevo mai viste: Parigi, i club fumosi, le lambrette, quell'aria da dandy vestiti da dio, le note altrettanto stilose ma dai contenuti sempre e esplicitamente impegnati e politici, essenza dell'approccio mod di Weller, che tra le altre cose fa un disco per sostenere i minatori in sciopero contro la Thatcher, appoggia campagne per il disarmo nucleare, reinveste i profitti del gruppo per fondare studi di registrazione economici e etichette indipendenti per i giovani musicisti squattrinati.
Dopo "OFS" sono andati un in vacca, i sempre mutevoli stati d'animo di PW devono averlo fatto un pò sbroccare. Poi si è ripreso alla grande, diventanto il "Modfather" nume tutelare di tanti musicisti britannici di ultima generazione (spesso mediocri).
Boh, io adesso quelli citati me li risento tutti, voi vedete un po'.

update: gli '80 sono popolari, di questi giorni, e anche gli SC

giovedì, settembre 16, 2004

grigio

Qui sembra inverno, e il mio umore è sotto zero (non sono l'unico).
E non ho nemmeno più il dottor F a cui rompere l'anima.
Devo farmi aiutare da un mantra personale:
"In the depth of winter, I finally learned that within me lay an invincible summer." (l'ha scritto Camus, che di menate se ne intendeva)

E poi, tra un paio di settimane arriva questo. Io ci conto.

mercoledì, settembre 15, 2004

che uno certe date del settembre 2001 pensava di non poterle scordare mai


Ti svegli alle 5 perchè i vicini stamane si son alzati presto e sembravano i cosacchi alla carica. Si sveglia anche il nano e inizia caragnare a intervalli di mezz'ora. Resisti sino alle 7.30, ti alzi, guardi fuori e ti ricordi che l'estate è finita. Come da accordi bilaterali dopo colazione inizi a pulire il bagno. Verso la fine, quando è tutto splendente, al sifone del lavandino viene la scialorrea. Da vero uomo, lo aggredisci. Una ghiera salta, tutto collassa rilasciando liquami e frattali di peli. Esci brandendo il pezzo, deciso, sicuro di cavartela alla svelta: a questo punto è una questione di orgoglio. E' l'avvio di un calvario che dura ore, portandoti a scoprire un universo parallelo di idraulici, manovali, pensionati che affollano ferramente e magazzini alla ricerca del personale sacro graal in forma di giunto, brugola, tirafilo. Alla fine, esasusto, scopri che la ghiera in sè ontologicamente non esiste, che esiste solo in quanto parte di un tutto più grande, più costoso e che forse non è delle dimensioni giuste. E oramai sono le 12. Vai a casa, incazzato nero, mugugni un saluto alla Doni, spupazzi il pupo (che sente il tuo nervosismo e ricambia), chiami l'idraulico che dice "si domani mattina forse", riaggredisci il lavandino con mezzi di fortuna e senza risultati. Vai in piscina, dove ovviamente oggi si son dati appuntamento tutti i triatleti della provincia, che ti sbeffeggiano scattandoti davanti e virandoti sul naso. Sempre più ombroso arrivi in laboratorio, dove i laureandi ti accolgono al grido di "è arrivato supermario!". Dove dopo qualche tempo ti assale il satori che oggi è il terzo anniversario del tuo matrimonio. Per fortuna la Doni è solo a qualche piano di distanza. Corri a cercarla, lei cade dalle nuovole, e ride, felice, come una bambina.

Update: dimenticavo, la foto è del Vanz

martedì, settembre 14, 2004

come l'uomo ragno, ma più pericoloso


La prima ad accorgersene è stata sua madre: "Cazzo, mi sembra di avere in casa l'uomo ragno, però carogna". Io, trent'anni di Marvelmania alle spalle, fino a quel momento non ci avevo fatto caso, ed ho iniziato a fare attenzione. Ora sto preoccupato: pare che in effetti stiamo crescendo un essere dotato di preoccupanti superpoteri. Quello che non si capisce è se li userà per il bene dell'umanità o per qualche oscuro disegno di conquista del mondo (attualmente propendiamo per la seconda ipotesi).
Ma andiamo con ordine, il nano possiede:

superudito: riesce a sentire anche a due stanze di distanza (soprattutto mentre dovrebbe dormire) il rumore di un giornale che viene aperto, di una sigaretta che esce dal pacchetto, del caffè che viene versato in tazza, delle tue avances a sua madre.

ultravista: vede a metri di distanza e nella penombra la più piccola schifezza o oggetto pericoloso

ipervelocità: prima che possiate accorgervi, avrà raggiunto i suddetti oggetti, li avrà afferrati e portati alla bocca

teletrasporto: vi girate ed è sparito, lo trovate pericolante in cima ad una rampa di gradini, o sul vostro letto mentre sta per lanciarsi giù.

extraforza: può affrontare e sfiancare fino a (contemporaneamente) 4 adulti grossi 6-8 volte lui, e averne ragione in un paio d'ore.

fattore rigenerante: gli bastano sonni brevissimi per recuperare l'extraforza

lettura del pensiero e controllo mentale: capisce sempre in anticipo quando vorresti obbligarlo a fare qualcosa, e fa in modo che succeda il contrario. Tu non capisci perché e come, ma finisce che lo assecondi.

Quando questi non bastano, tra fuori due armi estreme: un urlo sonico come quello di Banshee, che disorienta ogni essere umano nel raggio di 25 mt, e un'altra, sulla cui descrizione transeat, particolarmente efficace per scatenare il panico nei luoghi chiusi.

lunedì, settembre 13, 2004

nuoce gravemente alla salute (mentale)

Secondo alcuni, tenere un diario fa male. Cioè, l'idea di scrivere non è nemmeno un po' catartica, o non lo è abbastanza. Dovrebbe dunque valere anche per i blog, giusto?

Beh, bastava chiederlo a kiki, o al suo ex(?) ganzo. Anche se a me 'sta storia sa di bufala, un link se lo meritano.
(
Giulia vi fa il riassunto di questa imperdibile vicenda e la commenta argutamente)

lista nera

un pò di sana intolleranza:

i cani che abbaiano
gli studenti che arrivano agli esami senza saperne un cazzo, che poi lo stronzo saresti tu
il vino cattivo (e chi lo beve)
l'avarizia
chi mi facambiare programmi all'ultimo momento
l'affollamento in piscina
i tessuti sintetici

domenica, settembre 12, 2004

A Fra', che te serve?

"(la quercia) non ha ancora superato l'erdità del Pci, anche nel concetto dell'egemonia gramsciana". (da Repubblica di oggi)
Dai, indovinate, chi l'ha detto? Di chi è questa nuova, approfondita, coraggiosa analisi controcorrente di (si supporrebbe) un avversario politico?
Il Silvio Banana? Naaaa.
Il fido (bau!) James Bondi? Naaaa.
L'esuberante Baget Gozzo? Naaaa.
No, è stato lui. Il bello guaglione.

E d'un tratto, si materializza davanti agli occhi l'imitazione di Corrado Guzzanti quando, nel 2001, lo ritraeva in bombetta versione Sordi versione "fumo di londra", che terminava i concioni di una campagna elettorale già votata al disastro con l'urlo "A BERLUSCO', RICORDATE DELLI AMICIIII!"

venerdì, settembre 10, 2004

Viva Baldoni!

E' in edicola in questi giorni un numero speciale di Linus dedicato a Baldoni (il ricavato andrà in beneficenza), che raccoglie i suoi scritti per la rivista: reportages da zone di guerra (mitico il primo, sul Subcomamdante Marcos), articoli vari, tanto Doonesbury e tutta la zonker's zone. Tra cose serissime (tutte affrontate con acuta leggerezza e empatico coinvolgimento) numerosi cazzeggi, tra i quali spicca una esilarante comparazione tra internet e il pene, datata 1995 e finora a me ignota, che a quanto vedo da veloci ricerche è celebre in rete anche se citata apocrifa.
La lettura dello speciale mi ha chiarito una cosa che mi frullava in testa da giorni: di Baldoni mi resterà memoria della bella vita entusiasta, più che della brutta morte. O almeno così vorrei. Una vita esuberante, allegra, curiosa, attenta: come i suoi scritti, che certo sono compresi nei "semi di ottimismo" di cui parlava la sua famiglia.

giovedì, settembre 09, 2004

lamento di mucho

... ragione lei dottor F, se mi guardo indietro a volte questi quattro anni anni mi sembran lunghissimi, a volte sembra ieri che sono arrivato qui in quello stato, se lo ricorda? Beh, credo di essere stato fortunato, dovrei fare un grosso regalo all'amica che mi diede il suo numero, non so, mi sono fidato subito di lei, anzi non subito subito, che quella storia dell'inconscio mi è sembre sembrata un passepartout piuttosto comodo, come non mi hanno mai convinto del tutto i lapsus che sosteneva di sgamare, ma poi è un rapporto che è cresciuto col tempo. E che tempo: un matrimonio, la nascita di un figlio, tutte cose per le quali anche Lei ha la sua parte di responsabilità (infatti volevo proporle di aiutarmi a pagare la retta del nido e la parcella del consulente matrimoniale, ma ho realizzato che con quello che risparmierò da oggi in poi son spese coperte). E adesso siamo arrivati al termine, che devo provarci da solo, con Lei che mi lascia andare, come deve fare un bravo padre, quello che alla fine della fiera cercavo da sempre, e va bene, mi tremano le gambe ma ce la posso fare, in fondo lo vedo da mio figlio che muove i primi passi pericolanti ma si butta in avanti con fiducia. Certo che lui non ha il mio cumulo di nevrosi, ma tra gli adulti chi non le ha, giusto? Che poi se avessi bisogno ci possiamo sempre rivedere, lei mica sparisce, giusto?
Allora siamo d'accordo, grazie, grazie mille, grazie di cuore, oddio mi sto commuovendo, non la dimenticherò mai, va bene dottor F diamoci la mano e addio. Addio...
...senta, mercoledì prossimo sempre alle 18.30, vero?

mercoledì, settembre 08, 2004

la comica finale

via presurfer, un sito appena scoperto e bello denso (di succose minchiate), ecco una risata che ci seppellirà

martedì, settembre 07, 2004

pet therapy

sarà che in questi giorni il genere umano mi fa schifo, ma questa è una delle prime cose (dopo i sorrisi di Pietro e le coccole della Doni) che mi ha ridato il sorriso.
via il tao dei blog

mercoledì, settembre 01, 2004