nani pelati
Buongiorno. Oggi, dato che è il mio onomastico, il vecchio mi ha dato le chiavi del blog.
Compio tra l'altro nove mesi, essendo io nato intorno alle 23 del 29 settembre 2003. Data evocativa, secondo il matusa, non solo di una canzone preistorica che mi canta ossessivamente ("...seduto in quel caffèèèèèèèè..." seee, caffè, sarà stato minimo una bettola di etilisti) ma anche per il fatto di essere il compleanno del Pres.delCons.
Sì, il nano pelato (altra cosa che ci accomuna, anche se ormai di capelli ne ho più io, e anche in quanto ad altezza lo sto raggiungendo), proprio lui. Il ginecologo che mi ha tirato in questa valle di lacrime, consigliere comunale diessino, avrebbe fatto di tutto per aspettare un nuovo giorno, ma i due giri di cordone ombelicale che mi ero avvolto intorno al collo lo hanno fatto optare per un cesareo di urgenza. Perchè vi racconto tutto questo? Perchè il fossile, smaltiti nell'ordine preoccupazione, terrore, euforia (e un'altra quindicina di sentimenti non verbalizzabili) nell'arco delle 24 ore successive alla mia nascita, durante una lunga serie di brindisi (mentre io e mia madre languivamo in ospedale, vergogna!) si spinse a vaticinare che non poteva essere casuale, e che sulle mie spalle gravava la responsabilità di essere un antisilvio, una nemesi, perlomeno un segno del cambiamento dei tempi. L'avo megalomane fu guardato con tenera condiscendenza dagli astanti (anche perchè bevevano a sbafo) e portato a letto a braccia dopo poco. Ora va in giro a dire che tutto ciò che sta succedendo è merito mio, e che lui l'aveva detto. Io e la mamma lo guardiamo con condiscendente tenerezza. Che vi devo dire, speriamo che cresca.
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