giovedì, giugno 10, 2004

esplosione demografica

Il mio gatto Carlito (di cognome fa Brigante) è una bestia fantastica. Lo adottai circa 4 anni fa in seguito ad una crisi preconiugale, come alternativa al Lexotan. L'arrivo di Carlito ha coinciso con quello del mio terapeuta. Ma sto divagando. Carlito, che per lungo tempo abbimo creduto omosessuale, si accompagna con una gatta, molto poco socievole verso gli umani, che però non disdegna di seguirlo nella nostra cucina, causando un netto incremento della voce "spese voluttuarie". La tresca è iniziata questo inverno. Codesta gatta ingrassava e mangiava, mangiava e ingrassava. Carlito se la curava, la Doni strepitava (i gatti adulti non le piacciono, sopporta solo Carlito, che da quattro anni cerca di sedurla senza successo), io la facevo entrare di nascosto. Poi sparisce per tre giorni e torna magra. Qui gatta ci cova, pensai. Infatti ieri sono apparsi 4 micini fantastici. Che hanno strappato urletti di gioia a Pietro e anche alla Doni, ma che presto salteranno in cucina, scatenandone le ire. Secondo me sta pensando ai rimedi contadini dei suoi avi (un sacco nel fiume). La nonna in visita ha cominciato ad avanzare dubbi sulla igienicità di tale promiscuità gatti-infanti e suggerisce soluzioni stravaganti. Io sto pensando a un sistema di ciotole con serbatoi per quando andremo in ferie. Assomigliamo sempre più alla famiglia del mulino bianco. Sotto LSD, però.