sabato, luglio 30, 2005

yes I'm gonna be a star

Il piccolo mostro quando vede la tv accesa rompe i maroni fino a che non la spegni e gli accendi lo stereo e gli fai scegliere un cd ("bello! bello!"). Snobba i cartoni animati e si placa solo davanti alle vhs della Beatles Anthology, mima virtuosismi alla Hendrix (accennando con la voce agli accordi di "smoke on the water", misteri del cosmo) con qualunque oggetto che presenti una dimensione preponderante rispetto alle altre due (insomma: penne, cucchiai, scope, ma anche innaffiatoi, palette, birilli etcetc...). Batte furiosamente un piede a terra e butta la testa su giù come Angus Young. Ieri ha distrutto la sua prima chitarra elettrica.
E noi che speravamo che avrebbe scelto di fare l'idraulico.

mercoledì, luglio 27, 2005

(appunti per una) teoria delle conferenze scientifiche

detto "P0" il numero dei partecipanti al tempo t=0, e Pt il numero di essi al tempo t, la funzione che lega At a t è grossomodo approssimabile ad un decadimento esponenziale, del tipo
Pt=P0 * e ^-kt.

Ovviamente per un tempo t infinito, Pt tende a zero, a conferma del fatto che il fenomeno della fuga dei partecipanti dal congresso è un equilibrio completamente spostato verso destra, come descritto dallo schema 1

Schema 1 Cin ----> Cout

(dove Cin =congressisti inside e Cout = congressisti outside, e Cin + Cout =P0)
Esso è quindi spontaneo da un punto di vista termodinamico, con un contributo principlamente entropico. La molteplicità degli stati dei congressisti è infatti funzione delle possibilità di svago: quante più saranno le attrattive del posto che ospita il congresso, maggiore sarà il guadagno termodinamico legato all'aumento dell'entropia. Il guadagno di energia libera legato alla reazione di fuga dipende anche dalla variazione di entalpia, e sembra dipendere dalle differenze di tempertura tra ambiente esterno e interno: può essere controllato dall'uso di condizionatori ma subisce pesanti influenze incontrollabili causate dalle variazioni climatiche.

Da un punto di vista cinetico, la costante k è detta costante cinetica di velocità di uscita, e si è osservato sperimentalmente che dipende da due fattori, secondo un'altra relazione esponenziale:
k = A * e^-E/RT

A è un fattore puramente strutturale, legato alle caratteristiche della sala conferenze (fondamentalmente comodità dei sedili, volume a dispozione e qualità degli impianti di proiezione)
E invece è l'energia di attivazione, e dipende dalla accessibilità del cosiddetto "stato di transizione" (detto anche: "porta") tipico del congressistachenoncelafapiù. Questa dipende da molteplici variabili tuttora in esame da numerosi gruppi di ricerca sparsi in tutto il mondo. Tra esse ricordiamo:
  • la qualità e quantità dei coffee break (certe bevande servite come surrogato del caffè hanno potentissimi effetti diuretici, e anche nei biscottini alla crema possono celarsi enzimi che tendono a far uscire velocemente il partecipante incauto)
  • il rapporto inside/outside di esseri umani di aspetto gradevole
  • la visibilità/accessibilità delle porte di uscita,
  • l'indice di tediosità delle conferenze (fattore marginale)
  • l'indice di novità dei contributi scientifici presentati (fattore marginale)
  • la presenza del proprio supervisore/capodipartimento/erogatorefondi all'interno (ma anche appena all'esterno) della sala.
T è la temperatura, che più sale nella sala più la gente porta via i maroni.
R è la costante dei gas, che c'è dappertutto, quasi come il pigreco.
Attualmente, gli unici strumenti che paiono utili a rallentare (cineticamente) l'ineluttabile (termodinamicamente) fuga sono lo sbarramento delle porte, la videosorveglianza, l'applicazione di radiocollari e l'impiego di dottorandi rinnegati addestrati. Tutte queste misure sono attualmente proibite dalla convenzione di Ginevra.

(PS tra due anni si deve organizzare un congresso bello grosso: piuttosto che iniziare a lavorarci mi sembrava giusto fare un modello serio e affidabile, che diamine)

martedì, luglio 26, 2005

cosa hanno (abbiamo?) dentro

Third National Report on Human
Exposure to Environmental Chemicals
:
148 composti chimici non propriamente salutari nell'organismo dello statunitense, ma soprattutto in quello dei loro (nostri?) figli, laboratori in miniatura.

(lot 49, Latimes)

mercoledì, luglio 20, 2005

proporzionalità inversa

sobrio alberghetto galizia: wifi gratis
decadente albergone grecia: wifi 4 euro all'ora
solido best western germania: wifi 4.5 euro mezz'ora

più è costoso l'albergo, maggiore il prezzo dei servizi base?

saluti da dresda

6 minuti 6 tra l'atterraggio dell'aereo e l'uscita dall' aeroporto, trasporto pubblico iperefficiente, organizzazione del congresso che spacca il minuto, tutti gentili e tranquilli, tutto pulito, non un bambino che piange, non un cane che abbaia, non un poliziotto per strada, un silenzio rilassante, ovunque. Come si dorme bene. Che pace, che serenità. Però, che silenzio, davvero. Anche di giorno, anche nei bar, anche sui tram. Aiuto che silenzio. MINCHIA che cazzo di silenzio. E che tristezza.

mercoledì, luglio 13, 2005

cresciamo disadattati debosciati delatori

nonna (garrula): Pietro, ti piace andare dai bimbi? (trad: asilo nido)
Pietro (imbronciato): Noooooo

nonna (intenerita): e allora dove ti piace andare?
Pietro (raggiante): al bààà (trad: al bar)

nonna (terrorizzata): e chi ti ci porta?
Pietro (trionfante): PAPA'!!!

lunedì, luglio 11, 2005

psicopatologia delle carriere tutte

Rilancio miic che cita Arbasino e mi sento di confermare: la regola pare applicarsi ai più svariati campi delle umane carriere. Sembrerebbe funzionare a puntino in quelle scientifiche e in generale accademiche. Ciò tra l'altro mi fa tornare alla mente questo (presumo ormai introvabile) testo che conservo come viatico e reliquia. Se state patendo a qualsiasi livello in un ambiente accademico, cercatelo come il graal, aiuta a non soccombere.

domenica, luglio 10, 2005

consigli a giovani (ma non solo) scienziati che frequentano congressi internazionali

1) Smettete di usare il termine "serendipity".
Ha veramente rotto i coglioni.

2) Se usate il mac, fate il santo piacere di farvi prestare un pc e fare un powerpoint come tutti gli altri.
Costringere a staccare e riattaccare il proiettore per attaccarlo al vostro snobbissimo portatile fa perdere da un minimo di 5 minuti ad un massimo non prevedibile.


3) Se avete una comunicazione orale, non sforate il tempo a disposizione.
Quello che avete (abbiamo) da dire non è mai
così importante.

4) Capire quali conferenze potete saltare è segno di maturità: non fatevi assalire dai sensi di colpa se volete farvi due passi per vedere la città che vi ospita.
Il momento giusto per riapparire alle sessioni è durante i coffee break.


5) Se presentate un poster, sappiate che finchè rimanete vicino ad esso nessuno viene a chiedervi alcunchè.
In compenso, appena vi allontanerete, il mitico professore statunitense al quale volevate chiedere un grant di ricerca apparirà incuriosito dinanzi al poster.

6) Durante le occasioni sociali e di convivio organizzate a buffet, stazionate da almeno un quarto d'ora prima dell'orario ufficiale il più vicino possibile al tavolo di piatti e posate, fingendo di discutere di abstracts e referees.
Non perdete per nulla al mondo la poleposition: c'è gente con fame atavica e lunghi viaggi alle spalle. Ho visto premi nobel in pectore affannarsi per una fetta di panettone gastronomico e un bicchiere di vino bianco caldo.

poi tirate la catena, grazie

il mio compagno di banco mi passa il post, ed eccomi diligente a propagare

LIBRI DELLA MIA BIBLIOTECA
non mi metto a contarli proprio bene, ma la stima statistico-occhiometrica si aggira sui 5-600. Quelli chiaramente visibili, intendo. Ne stimerei un altro centinaio in mucchietti, nascosti o smarriti in borse e cassetti, più quelli che si spostano quando sono distratto. Altrettanti rimasti casa di mia madre.

L'ULTIMO LIBRO CHE HO COMPRATO
A. Naouri Padri e Madri: L'ordine dei ruoli in famiglia (padri: leggetelo)
In realtà l'ultimo per davvero è la pimpa e le favole

IL LIBRO CHE STO LEGGENDO ORA
Perceber. (e credo che lo leggerò a lungo...)

TRE LIBRI CHE CONSIGLIO
G. Morselli: Dissipatio H.G.

M. Atwood L'Assassino Cieco

T. Pynchon L'incanto del loto 49 (eheheheh)

Passo la catena a (e nessuno si offenda se gli è già arrivata, da qualche tempo leggo i blog a singhiozzo):

maestrini
marco
jc
ulrico

giovedì, luglio 07, 2005

saluti da atene

Sono qui e viaggio un sacco in metropolitana, devo dire che fino a stamattina ero molto più sereno.

lunedì, luglio 04, 2005

it was twenty years ago tonight...

lo confesso

1) io davvero per un'attimo ho sperato che dopo l'epico finale di Sgt Pepper apparisse un Billy Shears con il faccione di Ringo che cantava con un piccolo aiuto dei suoi amici, spazzando via il trombone (Bono, intendo)

2) i pink floyd mi hanno fatto tristezza

3) con "won't get fooled again" mi sono commosso e ho faticato a non urlare. Peccato che la regia si sia persa un sacco di mulinate di Pete Townshend, che si è fatto anche un paio di saltelli, il nonnetto.

Però Daltrey (grandissimo per il resto) la tinta poteva risparmiarsela. Lui e macca fan venire in mente two old british carampanes ready for tea, altro che rock gods.