martedì, dicembre 13, 2005

supergiovani

per iniziare, cito Squonk:
per inciso: estremizzando il ragionamento di Luca, ogni ventenne avrebbe diritto a guardare a gente come me e lui sbuffando di impazienza e roteando gli occhi, considerandoci come due insopportabili barbogi

ecco, io credo che sì, sia diritto di ogni ventenne guardare a gente come noi sbuffando etcetc.

Credo ovvio che sia questo uno dei motori fondamentali dei cambiamenti sociali. Come nei branchi di animali, insomma, è destino che le generazioni giovani facciano di tutto per insidiare il potere degli adulti (anzi, mi piacerebbe sapere se tra i 4 coltissimi, pochissimi ma buonissimi, lettori qui fuori ci sia qualcuno che possa dirmi se mai è stato tentato un approccio "etologico" agli affari della politica)
Lotta di classe, ma nel senso di classe di leva, insomma.

Però non è che si possa dire: "ok, giovane, ti consegno le chiavi della città". Il quarantenne (o il ventenne) si presuma che si arrangi. La differenza tra il quarantenne italiano e quello britannico sta nel fatto che il nostro connazionale è mediamente molto meno cresciuto (leggi adulto e responsabilizzato) rispetto ad un coetaneo UK che a vent'anni l'han cacciato fuori casa a calci nel culo. Un quarantenne italiano spesso à uscito di casa da tre mesi e va da mammà a farsi fare il bucato e il ragù. Credete forse che abbia voglia di farsi classe dirigente e governare un paese?