giovedì, febbraio 14, 2008

solo, non sòla

Io lo avevo detto, una settimana fa.
E comunque non capisco lo scandalo che si sta generando: le cronache di questi giorni riportano un leit-motiv piuttosto scontato: nessuno va alle elezioni per perdere, e nelle alleanze l'unica cosa che conta è il saldo. Se è positivo, l'accordo ha senso, se è negativo, si lascia perdere.

Quindi, se possiamo riconoscere una cosa a Uòlter, è che sta provando ad essere uno stratega più raffinato di alcuni suoi predecessori. L'attenzione al mero saldo numerico prevede in effetti una sola strategia, piuttosto rozza, che è quella dell'ammucchiata. Ne abbiamo visto gli effetti.

E dunque: Uòlter sembra guardare un po' più avanti. Perdonate le ovvietà, ma lo scandalo da dove viene? Dal fatto che cerca di trovare un punto di equilibrio tra le possibilità di vincere e quelle di governare, o che prova ad allearsi senza vendersi, o che ci sta a rischiare la sconfitta senza sputtanarsi?
Che non vuole guidare l'armata Brancaleone, però neppure fare il kamikaze solitario?

(ebbene si, lo ho visto ieri sera da Vespa, mi è quasi piaciuto, sono ben disposto)