giovedì, luglio 05, 2007

comunque, mai più


Il congresso è finito, è stato un successo internazionale. Nonostante il sito stile anni '90, nonostante le banche italiane e gli albergatori, nonostante i colleghi imboscati, il boss che rema contro, nonostante l'ansia da prestazione.

Un line-up scientifico di assoluta eccellenza (tra gli altri un premio Nobel gran signore e un mago della chimica che ha divertito tutti facendo il prestigiatore durante la conferenza) ha avuto la sua importanza, certo.
Però. Io ho l'impressione che le numerose email di complimenti all'organizzazione siano dovute più che altro al clima rilassato, assicurato a monte dalla cura maniacale di certi dettagli logistici (tipo un curatissimo servizio navette da aeroporti e stazioni) e conviviale. Circa 700 bottiglie di vino, procurate dal sottoscritto tra i migliori produttori dell'oltrepò hanno sicuramente aiutato. Il welcome buffet in piscina. Sessioni poster accompagnate a salame di varzi e rosè da 14 gradi fanno il loro effetto. Rossi da urlo a pranzo. Se dai da bere, la festa funziona, non c'è nulla da fare, che si tratti di adolescenti brufolosi o di seriosi (?) scienziati. E alla cena sociale finisce che anche i giapponesi cantano funicolì funicolà e azzurro (grosso aiuto dai fogli con il testo sotto il piatto di ogni commensale).

E' stato il primo congresso scientifico, che io sappia, ad avere anche una salumeria tra gli sponsor, alla quale faccio volentieri ulteriore pubblicità, date la simpatia del proprietario e la bontà del salame.

Alla fine viene da chiedersi se ne è valsa la pena, di buttar via 3 mesi di lavoro full-time (più un paio part-time). Dato che il mio lavoro dietro le quinte (si veda foto) ha avuto un riconoscimento relativo, dato che comunque tra un mese nessuno se ne ricorderà più, dato che il grosso dei complimenti se li è presi il garnde capo.. Cosa rimane? Beh, la soddisfazione di aver vinto una sfida con sè stessi. Un assegno cospicuo o un posto da associato sarebbero stati meglio, però anche così va bene.