Matteo 18, 3
Sarà che ho appena finito lunar park, che elenca deliranti cure alle quali sono sottoposti i bambini statunitensi, imbottiti di ritalin, di altre dozzine di psicofarmaci e strambe pratiche psicoterapeutiche.
Sarà che contestualmente ho letto l'ottimo psychofarmers, che senza furori anti- o pro- farmacologici, mi ha proposto qualche riflessione (tra le altre cose) sul rapporto tra i) effettiva necessità del trattamento farmacologico ii) bisogno "culturalmente" indotto di benessere a facile accesso iii) pressione dell'industria farmaceutica (come sintesi è incompleta, cruda e rozza, spendete ‘sti 16 euri, specialmente se come il sottoscritto subite il fascino delle sostanze psicoattive).
Sarà che il neoduenne a volte si comporta come Attila, a volte dorme quando vuole lui, a volte ha atteggiamenti il cui senso mi sfugge, ma mai mi sognerei di impasticciarlo, nemmeno il nopron
I bambini, dico, i bambini. Dare psicofarmaci ai bambini (il ritalin funzione suppergiù come la cocaina) perchè sono casinisti, dormono poco, non rendono "come potrebbero" a scuola, hanno problemi di autostima. A negare che crescere può essere fatica, dolore e sofferenza, anche se pare che serva a diventare adulti decenti, se hai vicino persone che ti amano e ti sostengono. Non so, mi sbaglierò, ma a me sembra una follia.
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