seeing bee
Non possedendo un completo Armani (sono troppo snob?) mi sono presentato in Clarks desert trek, 501 scoloriti, camicia bianca Aquascutum, giacca verde vintage primi anni '60, zainetto kensigton porta-notebook. Ho subito inciampato nei miei due blogger preferiti, e da veri cialtroni abbiamo scelto la posizione più strategica e consona all'avvenimento: il bar. Appostati strategicamente dietro un muro di pizzette e crostini difficile da abbassare a causa dei camerieri che lo rialzavano con solerzia di muratori, sudati e alticci dopo un paio di drink, ci siamo goduti lo spettacolo di Bret Easton Ellis che, in un continuo strikeapose, rispondeva divertito e attonito alle domande di Servergnini, intervistatore davvero troppo candido per il sulfureo Ellis. Meno male che ci hanno pensato lo stesso Ellis, il traduttore e il pubblico a rendere la cosa frizzante. Pubblico delle grandi occasioni, assolutamente adorante, BEE cool as hell (come te lo aspetti) e in più simpatico, disponibile e rilassato (quello magari te lo aspetti un po' meno). Qui, qui e qui alcuni resoconti più sensati.
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