luglio, il bene che vi voglio
Buon giorno, sono di nuovo io, il piccolo mostr... erhm... il piccolo Pietro.
Papi stamane dorme ancora, ieri pomeriggio ha esagerato con le libagioni e andati via gli ospiti ha bonificato la casa da tutte le bottiglie inevase, compresa mezza di limoncino.
Ieri si è pasteggiato con la solita simpatica schiera di cariatidi che si credono giovani, tra cui la Mafe con un prendisole da sedicenne in fregola, il Vanz con dei pinocchietti che il il mio ancor limitato vocabolario non trova le parole per descrivere, il Pierpalla che da vent'anni fa il giovin scrittore e arriva in jaguar e pantaloni da golf, la sua signora, la Manola, l'unica distante dagli anta e che infatti si veste da signora. E su sei persone (a parte il papi che ha preso un paio di adidas vintage effect che non posso non definire favolose), tutti con le camper ai piedi, per distinguersi dall'uomo comune. C'era anche quella tardona di Francesca Maria, carina, ma un pò troppo avanti con i suoi 15 mesi. Ho comunque fatto colpo. Ben assestato, con un pupazzo di gomma, in testa.
La cosa singolare è che per la seconda volta, la mafe, dopo aver riptuto che non vuole figli, mi ha brancato tra le sue braccia e mi ha spupazzato per una mezz'ora abbondante... chissà se ce la racconta giusta...
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