mercoledì, novembre 24, 2004

kiss

L'ultimo vero bacio di James Crumley (Einaudi stile libero big), è stato scritto nel 1978 ed è stata una di quelle sorprese per le quali bisogna essere grati ai capricciosi dei della letteratura e dell'editoria.
Un divertimento continuo, con il ghigno amaro del noir, ma esilarante, incosciente e irrefrenabile, come lo si prova solo quando si è in stato di ebbrezza. Che è poi lo stato abituale del detective Sughrue e del suo deuteragonista scrittore alcolista, nonchè del bulldog che li segue nella maggior parte delle loro peregrinazioni, perennemento sbronzo di birra. Con una partenza rutilante, un intreccio poco tipico nel suo tutto sommato svolgersi linearmente (in questo poco chandleriano), l'effervescenza sospetta di un cocktail in cui un malintenzionato o un benefattore abbia sciolto una pastiglia di speed, assolutamente noir nella totale mancanza di speranza. Un puro, lungo pezzo di bravura hardboiled, un viaggio anfetaminico nel cuore degli states (scusate, mi son fatto prendere la mano), una risata che seppellirà tutti.