lunedì, ottobre 03, 2005

sic transit boria mundi

Sembra ieri. La domenica sera il Giga arrivava dalla sua valle ticinese con il rifornimento settimanale di erba che nemmeno in giamaica. Il Balenghi aveva regolarmente sottratto nel magazzino della distilleria oltrepadana dello zio bottiglie di distillati di varia foggia e capienza, dalla mignon alla magnum. Il Torre aveva un foglietto in cui si era appuntato le feste in vista, i contatti per i biglietti gratis del "Matisse" e i concerti degni di nota a milano. Da me si aspettavano qualche racconto epico grottesco sul torrido weekend in città, che loro di norma lasciavano il venerdì, e magari qualche numero di telefono nuovo. Si spartivano le risorse secondo i bisogni, si pianificava, si macchinava, e per iniziare degnamente la settimana di studio, ci si stordiva.

Ieri sera ci siamo trovato per la domenicale birretta delle 19: stesso bar, stesse facce (quasi).
Gigoni coltiva sempre biologico, ha portato le biete per tutti che dice che aiutano a regolarizzare l'intestino. Bale aveva le uova per i pupi, fresche, delle galline di sua zia, che gli da solo roba buona. Il Torre si è finalmente ricordato il misuratore di pressione portatile, che mi han trovato la massima oltre i 150, e una crema miracolosa per il contorno occhi che secondo lui hanno qualche grinza di troppo. Io ho raccolto la mercanzia e li ho salutati velocemente, che questo weekend grigio, fedele ai consigli di Allan, ho cucinato brodi, soffritti e aiutacuochi vari, e ora devo andare a congelare (dopo aver fatto il bagno al bimbo, ovviamente).