maledetti spagnoli!
za-pa-te-ro,
ZA-PA-TE-RO,
ZA-PA-TE-RO!!!!
è che ho appena letto un reportage su "Repubblica delle Donne" di questa settimana, da parte di uno scrittore che ora mi sfugge (la Doni si è ripresa il magazine e lo ha seppellito lontano dalle grinfie mie e di Pietro). Costui si è messo alle costole di Zapatero per una giornata, armato (a meno dell'artificio retorico) di una bella dose di scetticismo, e alla fine ne è rimasto totalmente conquistato. Come non esserlo, sentendosi dire suppergiù che il potere che ha adesso gli piace e non lo stressa (e crede non lo corromperà) perchè gli offre la reale possibilità di cambiare il mondo in meglio. Si capisce come in questo contesto, sia semplice fare delle promesse elettorali e poi rispettarle, anche se trattano problemi delicati in un paese che non è esattamente la culla del laicismo (e così non abbiamo nemmeno quella scusa...). Si potrà obbiettare che il matrimonio gay e la difesa della scuola laica non siano proprio le cose più importanti per un paese (o che non lo siano come il ritiro delle truppe, un due tre via senza tante menate e tatticsmi e giri di parole) ma certo danno la misura della decisione e della visione di un leader riformista.
Tralasciando il deprimente paragone con il nostro farsesco centrosinistra, viene da dire che anche il nostro premier ama il potere per la possibilità che questo gli dà per cambiare l'esistente... però pro domo sua.
ZA-PA-TE-RO,
ZA-PA-TE-RO!!!!
è che ho appena letto un reportage su "Repubblica delle Donne" di questa settimana, da parte di uno scrittore che ora mi sfugge (la Doni si è ripresa il magazine e lo ha seppellito lontano dalle grinfie mie e di Pietro). Costui si è messo alle costole di Zapatero per una giornata, armato (a meno dell'artificio retorico) di una bella dose di scetticismo, e alla fine ne è rimasto totalmente conquistato. Come non esserlo, sentendosi dire suppergiù che il potere che ha adesso gli piace e non lo stressa (e crede non lo corromperà) perchè gli offre la reale possibilità di cambiare il mondo in meglio. Si capisce come in questo contesto, sia semplice fare delle promesse elettorali e poi rispettarle, anche se trattano problemi delicati in un paese che non è esattamente la culla del laicismo (e così non abbiamo nemmeno quella scusa...). Si potrà obbiettare che il matrimonio gay e la difesa della scuola laica non siano proprio le cose più importanti per un paese (o che non lo siano come il ritiro delle truppe, un due tre via senza tante menate e tatticsmi e giri di parole) ma certo danno la misura della decisione e della visione di un leader riformista.
Tralasciando il deprimente paragone con il nostro farsesco centrosinistra, viene da dire che anche il nostro premier ama il potere per la possibilità che questo gli dà per cambiare l'esistente... però pro domo sua.
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