la festa delle medie
Ieri sera, tra un mattoncino colorato e una tigre di pelouche, sono riuscito ad intravvedere qualche spezzone di "Grease". Beh, Grease lo adoro e lo conosco a memoria: quando è uscito avevo 12 anni, la tempesta ormonale iniziava con un venticello sempre più insistente. Stamattina sul blog fresco di vernice dei maestrini la mafe mi riporta alla mia prima festa delle medie. Anche noi in sei: tre maschietti e tre femminucce di seconda media. Femminucce, insomma, pur essendo coetanee a me sembravano già smaliziatissime (probabilmente rispetto a noi lo erano). A parte che l'organizzatore aveva buon gusto ed erano tre discrete gnocche (inutile dire che dopo solo tre quattro anni non ci cagavano più nemmeno di striscio). A quello che riesco a ricordare mi parve di intuire di essere finito nel mirino di tale Daniela B., che era altissima e aveva già un seno visibile, o forse addirittura vistoso. E zoccoleggiava, o si divertiva a turbarmi (che poi sarebbe la stessa cosa). Voleva ballare i lenti e si appiccicava. Voleva trascinarmi in un angolo scuro. Parlava di limonare. (forse era la mafe in incognito). Io all'epoca dovevo essere un 1.40 cm per 40 kg, tutto occhi, ed ero un bambino imbranatissimo. Ciò nonostante mimai John Travolta in Saturday Night Fever e soprattutto in Grease, per darmi un tono. Non ricordo altro, se non i lenti. Neppure se giocammo a bottiglia (possibile non averci giocato? no. devo aver rimosso). E che sudai parecchio. E "Heart of glass" di Blondie ("Once I had a love and it was a gas soon turned out had a heart of glass"). Poi a dio piacendo la festa finì, e io potei tornare a casa a leggere topolino e giocare. O meglio, a provarci. Però ormai ero un pò distratto. E da allora le donne alte più alte di me mi hanno sempre fatto scappare.
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