mercoledì, luglio 27, 2005

(appunti per una) teoria delle conferenze scientifiche

detto "P0" il numero dei partecipanti al tempo t=0, e Pt il numero di essi al tempo t, la funzione che lega At a t è grossomodo approssimabile ad un decadimento esponenziale, del tipo
Pt=P0 * e ^-kt.

Ovviamente per un tempo t infinito, Pt tende a zero, a conferma del fatto che il fenomeno della fuga dei partecipanti dal congresso è un equilibrio completamente spostato verso destra, come descritto dallo schema 1

Schema 1 Cin ----> Cout

(dove Cin =congressisti inside e Cout = congressisti outside, e Cin + Cout =P0)
Esso è quindi spontaneo da un punto di vista termodinamico, con un contributo principlamente entropico. La molteplicità degli stati dei congressisti è infatti funzione delle possibilità di svago: quante più saranno le attrattive del posto che ospita il congresso, maggiore sarà il guadagno termodinamico legato all'aumento dell'entropia. Il guadagno di energia libera legato alla reazione di fuga dipende anche dalla variazione di entalpia, e sembra dipendere dalle differenze di tempertura tra ambiente esterno e interno: può essere controllato dall'uso di condizionatori ma subisce pesanti influenze incontrollabili causate dalle variazioni climatiche.

Da un punto di vista cinetico, la costante k è detta costante cinetica di velocità di uscita, e si è osservato sperimentalmente che dipende da due fattori, secondo un'altra relazione esponenziale:
k = A * e^-E/RT

A è un fattore puramente strutturale, legato alle caratteristiche della sala conferenze (fondamentalmente comodità dei sedili, volume a dispozione e qualità degli impianti di proiezione)
E invece è l'energia di attivazione, e dipende dalla accessibilità del cosiddetto "stato di transizione" (detto anche: "porta") tipico del congressistachenoncelafapiù. Questa dipende da molteplici variabili tuttora in esame da numerosi gruppi di ricerca sparsi in tutto il mondo. Tra esse ricordiamo:
  • la qualità e quantità dei coffee break (certe bevande servite come surrogato del caffè hanno potentissimi effetti diuretici, e anche nei biscottini alla crema possono celarsi enzimi che tendono a far uscire velocemente il partecipante incauto)
  • il rapporto inside/outside di esseri umani di aspetto gradevole
  • la visibilità/accessibilità delle porte di uscita,
  • l'indice di tediosità delle conferenze (fattore marginale)
  • l'indice di novità dei contributi scientifici presentati (fattore marginale)
  • la presenza del proprio supervisore/capodipartimento/erogatorefondi all'interno (ma anche appena all'esterno) della sala.
T è la temperatura, che più sale nella sala più la gente porta via i maroni.
R è la costante dei gas, che c'è dappertutto, quasi come il pigreco.
Attualmente, gli unici strumenti che paiono utili a rallentare (cineticamente) l'ineluttabile (termodinamicamente) fuga sono lo sbarramento delle porte, la videosorveglianza, l'applicazione di radiocollari e l'impiego di dottorandi rinnegati addestrati. Tutte queste misure sono attualmente proibite dalla convenzione di Ginevra.

(PS tra due anni si deve organizzare un congresso bello grosso: piuttosto che iniziare a lavorarci mi sembrava giusto fare un modello serio e affidabile, che diamine)