lunedì, novembre 29, 2004

hey ladies

un altro entusiasmante sondaggio del lotto 49:


Ragazze, a voi quanto piace essere coccolate, dopo?
Se la risposta è "più di 10 minuti", per la salvezza della vostra relazione, andate direttamente qui.

venerdì, novembre 26, 2004

bye bye badman

hey, a me l'aliquota passa dal 29 al 33%!
non so mica se lo voto più, quello.

giovedì, novembre 25, 2004

I've read the news today, oh boy

da una ANSA di un infausto giorno del primo decennio del terzo millenio, somewhere in Italy:

La scossa di terremoto dell'ottavo grado della scala Mercalli avvenuta questa notte ha causato ingenti danni alle cose e numerose vittime. L'80 per cento di queste sono blogger (proprietari di un weblog), che si sono attardati nelle proprie abitazioni rifiutandosi di scendere in strada nel tentativo di essere i primi a dare in diretta la notizia dell'evento, rimanendo così vittime dei crolli.


qui, qui e qui

mercoledì, novembre 24, 2004

kiss

L'ultimo vero bacio di James Crumley (Einaudi stile libero big), è stato scritto nel 1978 ed è stata una di quelle sorprese per le quali bisogna essere grati ai capricciosi dei della letteratura e dell'editoria.
Un divertimento continuo, con il ghigno amaro del noir, ma esilarante, incosciente e irrefrenabile, come lo si prova solo quando si è in stato di ebbrezza. Che è poi lo stato abituale del detective Sughrue e del suo deuteragonista scrittore alcolista, nonchè del bulldog che li segue nella maggior parte delle loro peregrinazioni, perennemento sbronzo di birra. Con una partenza rutilante, un intreccio poco tipico nel suo tutto sommato svolgersi linearmente (in questo poco chandleriano), l'effervescenza sospetta di un cocktail in cui un malintenzionato o un benefattore abbia sciolto una pastiglia di speed, assolutamente noir nella totale mancanza di speranza. Un puro, lungo pezzo di bravura hardboiled, un viaggio anfetaminico nel cuore degli states (scusate, mi son fatto prendere la mano), una risata che seppellirà tutti.

martedì, novembre 23, 2004

the kids are alright

Ora ne sono certo, fanno tutti parte di una organizzazione perfetta e gestita su larga scala. Altrimenti non si spiegherebbe la pronta disponibilità di agenti patogeni così micidiali: ci vogliono laboratori attrezzatissimi, biotecnologie d'avanguardia, scienziati senza scrupoli, banche criogeniche sterminate. D'altronde una associazione a delinquere con il loro fatturato non può permettersi errori.
I nidi privati, intendo.
Pensateci: dietro pagamento di una retta sconsiderata,
un bambino viene portato al nido dove si ammala quasi subito, venendo rispedito a casa. Una sorta di rapimento scopo estorsione, ma al contrario. Ora che i genitori se lo sono riportato a casa però, altri bambini sono stati contagiati. I bambini stanno casa, il nido resta semivuoto, le spese di gestione crollano, le entrate non variano, i profitti esplodono. Poi il bambino torna al nido, ci sta qualche giorno e si riammala: se la carica virale è ancora in giro, costo zero, sennò dai laboratori ecco arrivare un bel flacone pronto per essere disperso via aerosol. I pediatri brancolano nel buio (o sono anche loro sul libro paga?) e balbettano un oscuro mantra: "E' un virus, niente da fare, tachipirina oltre i 39". I genitori, a loro volta si ammalano (e chi possiede gli anticorpi per ceppi virali così innovativi, raffinati e selezionati?), le loro difese immunitarie crollano, i processi di invecchiamento accelerano, la dipendenza dal nido aumenta. I bambini continuano imperterriti il loro pendolare nido-casa-pediatra-casa-nido...
Altro che la SPECTRE.

baby you're a rich man

Non è che qui si nuoti nell'oro, però ci sono una serie di "vizi" che non ci riesce a levare, per fare qualche esempio l'evian, la guinness in lattina, le calze e gli accessori di Gallo. Anche a voi capita di avere qualche fissa pericolosamente al limite (se non, diciamocelo, al di sopra) dei vostri mezzi?

domenica, novembre 21, 2004

My culture

Curiosamente leggo nello stesso pomeriggio una idea che mi frulla in testa da tempo: perchè tanta discussione sulle staminali e sul diritto alla vita (?) degli embrioni e così poco interesse per il diritto alla vita di chi una sua gramissima esistenza la mena già? Galimberti, qui, spiega con falsa coscienza e vie di fuga, Chiaberge, nel consueto e imperdibile contrappunto sull'inserto domenicale del Sole (il migliore settimanale di cultura varia esistente), ci ricorda che
"i valori fondamentali non vanno difesi soltanto nei laboratori di biologia molecolare... ma anche e soprattutto a Scampia e Secondigliano, dove le tanto decantate radici cristiane dell'Europa sembrano non avere mai attecchito"
e chiude sbeffeggiando i teocon, ribattezzandoli teocyn.



Un solo appunto, Chiaberge: perchè vi ostinate a non farmi trovare una edizione online del domenicale, che tanto lo comprerò sempre e comunque?
(che domande, sarà nella sezione abbonati, è pur sempre il giornale della confindustria!)

sabato, novembre 20, 2004

VAFFANCULO

Ieri torno a casa dalla lezione del venerdì a Milano e sono un po' stanco. Come sempre, del resto, di questi tempi: all'andata in tangenziale, verso le 11, mi son fermato a fare 15' di sonnellino. Torno a casa, dicevo, sono le 14, mi butto a letto senza pranzare, che ho un pò di nausea. Alle 16 ho 39.2 di febbre. Alle 17 vomito (e non solo) anche l'anima . Ore 18 fiala di plasil. Da allora due pugni di riso in bianco e strane bustine ricostituenti. Virus parainfluenzale, come sempre gentile concessione della piccola bomba batteriologica al genitore con difese immunitarie ormai vinte (terza volta KO in 4 settimane, rigorosamente al weekend). Mai stato così male nella vita. Tra l'altro, a novembre, abbiamo raggiuno circa 200 euro di spese farmaceutiche. E novembre non è ancora finito. E non ridete.

giovedì, novembre 18, 2004

seven seas (echo & the bunnymen)

Sfondato il muro dei 2500 mt (100 vasche)!
Diciamolo, non c'è paragone tra nuoto e jogging: non sudi, non inciampi, vedi un mucchio di donne in costume e ti viene un fisico della madonna.
(certo che la sera hai un fame... adesso mangio 3 etti di questi, fatti l'altra mattina e surgelati per le emergenze)

we are family (sister sledge)

Ecco, questo è quello che di norma succede dopo 15'' che sono entrato in casa, la sera. Pensare che nemmeno tanto tempo fa arrivavo e mi svaccavo sul divano con birra, siga (o joint, nelle occasioni speciali) e giornale (e al gatto un calcio nel culo)

PS d'ora in poi i titoli di ogni post saranno quelli di una canzone, a dare una virtuale colonna sonora del blog. voglio vedere quanto duro

martedì, novembre 16, 2004

siamo messi malissimo

Io, nonostante le torture dello scorso weekend sto benone (a parte il fatto che hanno ripreso a portarmi al nido, maledetti!) . Il problema è qualcuno deve averci fatto il malocchio: da sabato nell'ordine nonna materna ricoverata in ospedale (altro we al pronto soccorso, ormai gli infermieri ci salutano con un cenno annoiato), nonna paterna a letto con ignoto virus (probabile untore: sempre io!), papi con tendinite a mano dx. Se qualcuno consosce uno sciamano, esorcista o santone di fiducia (si, ho appena scoperto l'ossimoro) ce li segnali, grazie.

sabato, novembre 13, 2004

siamo messi male

ieri sera, a casa da solo dopo tempo immemorabile, che ho fatto?
ho votato per salvare kabir bedi, dal cellulare e dal fisso...
(cercate di capire, di sandokan avevo fatto anche l'album delle figu, l'unico completato nella mia vita)

giovedì, novembre 11, 2004

il prodotto perfetto

Allora, prendete un mercato potenziale fatto di utilizzatori di una tecnologia (individuabili come clienti potenziali di un prodotto) che in pochi anni "sono passati da poche centinaia a centinaia di migliaia, mille nuovi ogni mese". Prendete una ventina di prestatori d'opera (diciamo dilettanti, nel senso di non completamente professionisti, ecco), e fate loro realizzare un prodotto per un marchio leader nel settore, così carismatico che la stragrande maggioranza di costoro pagherebbero per poter lavorare con esso. Poi spendete poco o nulla per la promozione, giusto una presentazione con annesso un party per qualche centinaio di persone e poche righe su giornali nazionali, che tanto il passaparola è l'anima della tecnologia di cui sopra. Ed ecco il prodotto perfetto. Poi magari ci si stupisce che 'sto prodotto non sia di qualità eccelsa, però intanto lo abbiamo comprato tutti.

update: mafe nei commenti mi informa che einaudi non ha speso una lira per presentazione, festa, sito. Ho scritto, come sempre, una certa dose di cazzate.

TP in the OC

ecco, non so perchè mi piaccia the o.c., (anzi, credo di vergognarmi un po', quando riesco a vederne qualche mezz'oretta). Forse perchè la mia faccia inizia a crollare come quella di Peter Gallagher, forse perchè simpatizzo sia con i ragazzi ("dentro" non è che sia cresciuto moltissimo) che con i genitori (l'età anagrafica è vicinissima, e poi la mia specialità è preoccuparmi di eventi catastrofici del futuro, e cosa meglio dei problemi dei figli adolescenti o ventenni). Forse perchè nella colonna sonora ho sentito Turin Brakes e Super Furry Animals, mica cazzi. Ma da ieri c'e' un motivo in più: nella puntata Seth scambia qualche battuta con una sorta di Velina (tale Paris Hilton, che con veloce ricerca vedo esser famosa ma non capisco perchè) in uno strip club, e di cosa parlano? Dell'incommensurabile Pynchon: lei gli confida di studiare (di nascosto) il magico nella letteratura postmoderna, lui confessa di aver letto l'incanto del lotto 49, lei ribadisce che dovrebbe leggere L'arcobaleno della gravità. Capito mafe? Se ce la fa un teenager californiano... Dopo the simpsons, il grande TP quindi "partecipa" ad un altro serial pop. Credo sia raggiante.

qualcuno ha il numero del telefono azzurro?

carissimi, era un po' che non ci si sentiva! Sono Pietro, detto anche l'uomo ragno cattivo!
Ho avuto qualche problemino di salute, ma soprattutto con i matusa, che davvero comincio a non sopportare più. Prendete mio padre: sabato scorso doveva andare a milano, ad una blogfest, che se non ho capito male è un ritrovo di nerd che credono di non essere nerd. Bene, il vecchio era in fregola da giorni, aveva organizzato la sistemazione di me e mamma dalla zia fin dal venerdì, per preperarsi (riposare) degnamente in vista del party. Ovvio che gli ho preparato uno scherzetto: febbrone giovedì, sfebbrato venerdì, risalita della febbre sabato pomeriggio, resistente ad ogni attacco con tachipirina. Ore 17 il vecchio, invece di partire destinazione Via Sabina, portava me al pronto soccorso, dove mi diagnosticavano una otite (diagnosi poi dimostratasi errata) e mi davano altra tachipirina. La serata proseguiva col sottoscritto che simulava un comportamento catatonico, con pianto lamentoso ininterrotto, e rifuto di abbandonare le braccia della madre, una scena straziante in cui ho dato il meglio: dovevate vedere le facce dei due disgraziati. A quel punto, l'imprevisto: verso le 22, il fossile, vista ormai sfumata la serata di libertà, stremato, ansioso, ha pensato di impiegare il suo tempo a calcolare la quantità di paracetamolo da me assunta tra casa e pronto soccorso: in evidente crisi di panico ha telefonato al centro antiveleni che gli ha consigliato ("99% è inutile, ma fosse mio figlio lo farei", ah, beh, grazie) di portarmi a fare un dosaggio del paracetamolo. Ore 23 (mi ero appena addormentato) mi svegliano con ago in vena, siamo di nuovo al pronto soccorso, alle una torniamo a casa con la seguente diagnosi: di paracetamolo in circolo ne ho pochissimo, dato che me ne davano dosi da cavallo ma via supposta, e io non le assorbivo, rimanendo febbricitante.

Per rimettere le cose in pari, mi rimaneva una sola vendetta possibile, colpire la parte più debole della coppia di aguzzini: ho passato il virus a mio padre.

venerdì, novembre 05, 2004

hard times revisited

Bene, da Buttiglione a Frattini? Uno magari pensa che l'Italia ci abbbia guadagnato. Frattini a prima vista, ad una occhiata distratta diciamo, potrebbe sembrare uno dei più presentabili. Il problema è che tutto è relativo. Infatti mi ronzava in testa qualcosa letto sul blog di montag... D'altronde, escludendo candidature tecniche, chi hanno di decente da spendere?
A cascata, Fini ministro degli esteri. No dico, FINI MINISTRO DEGLI ESTERI. Uno che fino a 10 anni fa faceva il saluto romano (in pubblico, in privato probabilmente...). Pensate se un governo dell'Ulivo l'avesse fatto fare a Cossutta.

mercoledì, novembre 03, 2004

l'abito fa il blogger?

mentre cazzeggiavo col blogrodeo, la seguente domanda mi ha iniziato a tormentare (rovello puntualmente enfatizzato dal vanz): come ci si vestirà per una blogfest? Fighetto metrosexual (mafe dixit)? Relaxed casual? Finto scazzo? Sabato Italiano? Caccia grossa?